Poesie di Grazia Longo nella categoria Introspezione
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Sensazioni
Introspezione
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Porte aperte,
oltre il respiro,
musica di silenzio,
sul tappeto dei versi.

Sdraiata è l'ombra!
Volge la dolce curva della schiena
all'incedere lento del tempo.

Cancellate orme sulla sabbia.
Fermi i passi sull'uscio.
Cattedrale deserta è l'anima!

E suoni senza voce,
s'infrangono sulla riva rocciosa,
accarezzano le sponde sabbiose,
cullano i sinuosi fianchi,
all'ormeggio dei sogni.

E polvere di luce
dissolve e abbraccia l'ombra.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 23/04/2011

Dal sito Scrivere (www.scrivere.info)
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Opera pubblicata nel sito Scrivere.info ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.
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La grevità del nulla
Introspezione
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C'è un silenzio che batte nel cuore
ha il tuo nome

c'è una goccia che cade su un fiore
ha la tua voce

c'è una nube che veleggia nel cielo
è un vago sogno

si sfiocca nel pianto del giorno
la sera

in un passaggio di grigi veli
al mantello nero della notte

un'ombra più fitta sull'ombra
senza il sigillo del sole che muore

un giorno così negletto
che non merita neanche
l'epitaffio d'un tramonto
sulla sua tomba di pietra.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 17/04/2011

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Un punto nero nello spazio siderale
Introspezione
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Invisibile e silenziosa

oltre il frastuono dei gesti
e il tintinnar delle parole

un punto nero nello spazio siderale

stella mancante tra le stelle
orbata della sua luce

d'un amore
vivo l'amore oltre l'amore

e la luce di tutte le stelle
m'appartiene
nello spazio buio tra le stelle.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 11/04/2011

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C'è dolore nel cuore
Introspezione
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Fuori tace la notte,
ha i colori del sonno,
eppure sveglia, l'ascolto.

Il russare del vento s'è spento.
S'è accesa la voglia d'incanto.

Fuori c'è un barbone che muore,
accartocciato nel silenzio d'un grido.

Fuori c'è un gatto che cerca l'amore,
sui tetti, ad un passo dal cielo.

Eppure ho rivisto le rondini,
vestite di vento, venire dal mare,
sul far della sera, stasera!

C'è amore nell'aria,
c'è dolore nel cuore.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 10/04/2011

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La settima sorella
Introspezione
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Sotto la corteccia indurita dagli anni,
ancora scorre linfa colma di primavera.
Nei suoi labbri legnosi s'affaccia
il sorriso di nuove gemme.

Nel destino del cielo,
invisibile e silenziosa,
la Settima Sorella,
il punto buio ineffabile,
nel lucore sommesso delle Pleiadi.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 09/04/2011

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Come un sudario
Introspezione
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Luminoso silenzio
che spezzi il sonno
nel crogiolo della notte

e avvolgi il mio corpo
come un sudario

e cingi il mio capo
di spine avide di sangue

ti riempie la goccia
che tracima
dal secchio ormai colmo.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 27/03/2011

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Non è mai troppo grande il cielo
Introspezione
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Sospesa nel mare del nulla
è la poesia che mi scrive
e mi mantiene in vita.

C'è sabbia nei fondali
e rocce
e coralli
ci sono spugne
e granchi.

Creature abissali
tra i relitti dell'uomo
si muovono tacitamente
nel buio degli abissi.

E c'è silenzio
tra le parole.
Pause che urlano
senza far rumore.

C'è un canto che sale ora
dalla muta liquidità degli abissi
e non è mai troppo grande
il cielo che lo accoglie.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 21/02/2011

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Marea sottratta alla luna
Introspezione
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Non corro, non corro più.
Cammino ora nel grigio cemento
di strada asfaltata
al limite tra acqua e aria.

Scricchiolano i ricordi
sul precipizio del tempo
sotto ai miei passi ritmati.

Mi fermo di fronte al mare.
Urla il mio nome l'onda
da sotto i pontili corrosi.

E dondolano gli scafi
mimando passi di danza
sulla musica dell'onda.

Silenzioso mondo
di spazi infiniti
dove annega il silenzio.

Tra le alghe riarse
marea sottratta alla luna
sono i sogni miei.

Ho appena saltellato sulle pietre
tra pozze di salsedine dimenticata
sulle rive dell'anima.

Ora respiro il silenzio
immobile davanti al mare
ancora una volta
fiera col viso levato al cielo
annuso la vita rubata al tempo.

Ferma contro vento
con le mie mani sui fianchi
vibro della musica dell'universo.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 18/02/2011

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Abissi insondabili di silenzio
Introspezione
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Ci sono cose che non hanno bisogno
d'un nome per esistere.
Nessuna penna sa scriverle
nessuna voce sa pronunciarle
nessuna musica può bastare.

Ho scavato nella mia anima
fino a farmi male
e ho trovato quel posto
senza nome e senza tempo.
Quel luogo senza luoghi
dove l'anima è nuda
dove tutto E'.
Senza una fine né un principio.

Li c'è il nucleo dell'essenza
attorno al quale girano tutte le cose.
E' il punto immoto tra correnti avverse
dove l'acqua si ferma a specchio
e poi genera gorghi d'emozione
in abissi insondabili di silenzio.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 12/02/2011

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Non voltarti indietro
Introspezione
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Solitudine amica,
nemica,
forse amante,
sì amante,
esclusiva,
in un'eco che rimbomba
dalle rupi d'anima
nella valle d'ombra.

E' un urlo silenzioso,
struggente
che vibra
oltre
le mille gole rocciose,
in un silenzio
che avanza
e sovrasta,

in ...un gioco
di piedi,
di mani,
di colori non- colori.

Bianco e nero,
chiaroscuro d'anima,
al suono lievissimo,
inesistente,
d'una preziosa goccia salata,
che tracima,
oltre la maschera neutra,
del contingente.

E il silenzio diventa
un grido strozzato
dietro un bavaglio
troppo stretto.

Piedi
che si muovono
senza camminare,
mani riarse,
anelanti di dare
e ricevere,
restano
immobili e prosciugate,
fonte pietrificata e sacrificale.

Non voltarti indietro,
no, mai.
Anima di sale
negli occhi di Medusa.

Un'anima in stallo,
non si volta indietro,
rimane lì, sola ...
nell'assenza,
che è mancanza.
Sola, in un nulla
che è tutto.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 09/02/2011

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Perso è l'attimo magico
Introspezione
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Da qualche parte c'è un treno che parte.
Da qualche parte c'è un sogno che muore
e da qualche parte ce n'è uno che nasce.
Da qualche parte c'è una musica nuova.
Quella che sento è la stessa di sempre.

Perso è l'attimo magico.
Perso è il treno e il sogno.

Perso è questo tempo che scorre
risalendo la rupe e fuggendo dal mare
per seguire nel cielo la scia d'una stella
-Sempre quella-

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 08/02/2011

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Metafisica esistenziale
Introspezione
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Metropoli d'uomo disobbediscono
al sogno degli steli e della pietra.

Luce e ombra si rincorrono
trama e ordito della stessa tela.

Il vuoto misura il suo spazio
senza inseguire infiniti possibili.

Oltre la cornice balugina appena
la tenue parvenza di un di più.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 07/02/2011

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Ero un ramo fiorito
Introspezione
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Vivo di tempeste
nella quiete d'un fosso
e da li suono e canto.

Ero un ramo fiorito
la vita mi ha scavato,
bucato,
strappato le radici
e tolto la corteccia.

Ora sono un flauto
forse un po' stonato
ma suono di vento.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 06/02/2011

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Il tarlo
Introspezione
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S'impiglia tra i rami il sole al tramonto.
È un desiderio nascosto della notte
il suo colore rosso intenso.
Ora che le sue labbra di cielo
sfiorano il mare per un ultimo bacio
vibrante dell'ultima luce è l'addio.

S'impiglia il mio desiderio
tra i rami della ragione.
Resta ferito dalle spine del dubbio.
Soccombe supino all'inevitabile.
E tace.

Il tarlo stanotte riprenderà il suo lavoro.
Nel buio e nel silenzio inafferrabile
risentirò vibrare la tua voce di vento
che mi parlava d'amore.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 31/01/2011

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Passerà l'inverno
Introspezione
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Passerà l'inverno.
Passerà come il dolore che sento.

Passerà come questa pioggia sottile
che stinge con dita d'acqua
i colori del cielo
in mille gocce grigie.

Passerà questo pianto di muse
e sedimenterà il fango dei vorticosi rivi
restituendo la trasparenza del quieto moto.

Passerà questo freddo
che intorpidisce le membra
e trafigge il cuore
coi suoi aghi di ghiaccio.

Passerà come sempre.
Si perderà nel passo leggero
dell'aerea fanciulla
che veste di fiori e d'odori la terra.

Si perderà tra i mille fili d'erba
che tessono ricami di luce al sole
con gocce di rugiada scintillante
in una lode della terra al cielo.

Si perderà in mille fugaci arcobaleni.
Ed io andrò a caccia dell'arco magico
con la mia cetra nuova.

Canterò versi di luce apollinea
variegati nelle mobili iridi di Ermes.

Coglierò bagliori d'ombra e di colori
e ne farò ghirlande per la mia anima.

Oggi sfrego tra loro
rami secchi di melograno e alloro
e accendo il mio fuoco.
Senza incensi da bruciare.
Senza vittime sacrificali.

L'inverno è fatto per sentire il caldo abbraccio di chi ami.
E come il dolore aspetta invano l'abbraccio di chi non torna.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 28/01/2011

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Fatta di cielo
Introspezione
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Irte e frastagliate
si stagliano
le vette di roccia
Scivola bianco manto
nell'ombra più alta.

Respiro d'immenso
chiusa in un pugno.

Io così piccola da stare
in una mano.

Fatta di cielo
e chiusa in un pugno.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 24/01/2011

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Cade prona la notte
Introspezione
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Penso, allacciando l'ombra
al chiodo della solitudine.
Avvinta al muro del pianto
com'edera senza radici aeree.

Infruttuoso tentativo
di sciogliere legnosi nodi,
dissipando immagini
di ciò che non fu
tumulando l'anima
in un caldo sepolcro
tra bocci di fiori
mai fatti corolla
a rivelar la bellezza carnosa
degli osceni pistilli
turgore rugiadoso
dipinto di rosa.

Templi di nebbia nella notte
tanto vicini da poterli toccare
e così lontane le fulgide stelle!

Latrano ora i ricordi
sotto la luce fioca dei lampioni
rigurgitando cupe bave,
randagi d'altri luoghi
e d'altri tempi.

Cade prona la notte
lontana dalle luci del centro
nel vicolo stretto del ghetto.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 23/01/2011

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Ho chiuso la porta
Introspezione
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Ho chiuso la porta agli amici
che mi venivano a chiedere
dove m'ero cacciata
che facevo dei miei giorni
in fondo alla strada
dei miei sogni in fondo a un cassetto
delle mie ali nel ripostiglio dei sogni
insieme alle scope vecchie e ai giornali
E di quei fogli
che popolano le mie borse
i miei libri la mia vita.
Che facevo di quei segni nei fogli.

Quanta vita sprecata a rincorrere vaghezze!
E poi alla fine stanchezza
che morde la carne.
E sangue che batte alle tempie.
Ho chiuso la porta
troppe domande e non una risposta.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 21/01/2011

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Delirio
Introspezione
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Ho bruciato i miei rami al cielo!

Incendio nella foresta
ora arde, crepita, fiammeggia,
nei rami sussultanti di luce.

S'abbatte la grande quercia fremendo
e riempie della sua luce il fossato.
Trema la terra al suo schianto.

Incendio ... incendio!
Brucia ... brucia ...
Danza e geme l'anima ferita.

Chi sussurra nel vento il nome mio?
Quale Eco abita questo silenzio?

Chi batte, nell'ora di sublime bellezza,
i sentieri fangosi della nostalgia?

L'Ora della Solitudine ... è forse questo
l'appuntamento con la Tristezza?

Tristezza ... flauto dolce
dove il tempo danza
e il vento passa cantando.

Quanta tensione di pianto
c'è oggi aggrappata ai miei occhi!

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 20/01/2011

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Morta eppur ricolma della vita del fuoco
Introspezione
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Sola a bruciare in eterno
nella lingua di fuoco mortale.
Fasciata di luce
sulla soglia indistinta del crepuscolo
indistinto dolore soffuso
sotto ai passi contati.

Morta eppur ricolma della vita del fuoco.
Annodato in cima ad un unico pensiero
il ricordo ti stringe la gola.
Ombra intrecciata ad altra ombra.

Rami di luce sul vestito nero
radici nodose ha la notte
intrecciate nel buio
della terra solcata
dall'aratro del fato
e grappoli d'oro lucenti
nella vigna dell'ebbro dio.

Aspri raspi svuotati d'amore
han colmato le botti di rovere
nella fredda cantina senza sole.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 17/01/2011

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Troverò il mio mare
Introspezione
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Son del cielo i sospiri
e sul mare si riflette
la luna
sono scaglie lucenti
le onde
gocce d'acqua ignorante
menzogne di luce
dell'aria impalpabile
sputate dal cielo
sull'acqua impazzita
del sale del mare.

Come sogni senza tetto
barboni d'anima
annegano
in liquidità nera.

Scivola lenta
la lacera vela
del destino
altri mari da solcare.

Forse un giorno
oltre l'orizzonte
troverò il mio mare.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 15/01/2011

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Il fuoco del male
Introspezione
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Sanguigna schiuma
intride il sangue del tramonto
sulla riva del cuore
nella sete che accompagna il giorno
sulle sponde scoscese della notte.

Ho strappato la maschera neutra
dal mio viso sudato
liberata l'anima nei miei occhi
e il fuoco del male era lì, a bruciare,
sulla pelle bagnata d'amore.
Gelo ora, sull'orme d'un silenzio.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 14/01/2011

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E' ancora notte
Introspezione
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Bussa la notte
alla porta dell'anima
attimi eterni
emozioni senza fiato
senza mani
sulla pelle
parole sussurrate
senza fruscii di carta
segni concentrici
su superfici d'acqua
increspate dall'emozione
il cuore gorgoglia
in fondo alla gola riarsa
e istanti passati
mai perduti
mai dimenticati
rimbombano
di silenziosa nostalgia
e si disperdono
nella musica d'anima
è ancora notte ...

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 08/01/2011

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Avanzi
Introspezione
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Tempo, oh tempo
che sfavilli in istanti
di scoppi e di luci
scintillanti grida al cielo
e pianti nelle tasche
tra mani ingioiellate di futuro
e pasti riscaldati del passato
avanzi da consumare
in un angolo nascosto
nel pulviscolo danzante
d'un raggio di sole.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 02/01/2011

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Vuoto nel vuoto
Introspezione
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Frantumato universo
schegge acuminate
follia dell'Uno
che si frammenta
sotto i colpi del tempo
in minute realtà riflesse.

Alonati e confusi
idoli di cartapesta
precipitano rovinosamente
dai piedistalli d'oro.
Restano i cocci taglienti
di fangosi ricordi.

E' vuoto nel vuoto
un'assenza senza mancanza.
Trascino una valigia vuota
che pesa come un macigno
mentre m'allontano da un amore.
Nulla da portar con me
da questa storia
tra farsa e tragedia
senza lacrime
e senza sorrisi
ha il peso del non speso
l'esclusione di una porta chiusa
di un silenzio imposto
di un passaggio inutile.
Come un sasso
buttato in un pozzo
ho aspettato almeno un tonfo
da quella bocca buia
per raccogliere soltanto
il vuoto d'un silenzio.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 01/01/2011

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Scalpitanti giorni
Introspezione
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Brucerà tra le tue mani
il testamento di quest'anima
lacerata dal dolore.

Lama tesa
tra il sublime e l'abisso.
Fuoco purificatore e assassino
tra le righe d'un tormento
senza sosta
senza sorrisi
senza tempo.

Truce olocausto di sentimenti!
Tenerezza uccisa nella camera a gas.
Sorrisi spenti nell'acque stagnanti.
Sogni annegati nei torbidi gorghi di fango.

Niente lacrime né canti
da lanciare ad un cielo qualunque.
Niente stelle da lustrare con gli occhi.
Niente voli da imitare nel vuoto.

Resta odore di morte
che grida alla vita.
Un cavallo azzoppato
che freme sudato
dopo l'ultima corsa.

Mentre alto
si leva un nitrito
resta inerte nel fango
l'arto spezzato.

Rabbia schiumante
da froge fumanti.
Dilatate pupille
in occhi sanguigni
dallo sguardo atterrito.

E polvere, polvere ...
Solo polvere
su scalpitanti giorni
finiti per sempre
nel cieco recinto della notte.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 30/12/2010

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Transitoria Realtà
Introspezione
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Transitoria Realtà
mutevole cangiante

come un tutto specchiato
nel tremolio di placide acque.

Esalanti miraggi fumosi
tremolanti

come un respiro d'estate
sull'asfalto d'un inganno bagnato.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 28/12/2010

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Opera pubblicata nel sito Scrivere.info ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.
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Oltre lo specchio
Introspezione
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Oltre lo specchio
impossibile spazio riflesso
prigione d'immagine muta
perduto sguardo assente.

Sguardo fuggente
dietro chissà quale miraggio!

Sulla bella fronte
enigma imperscrutabile
d'infinite vie segrete.
Labirinto senza uscita.
ragnatela di rughe

Ragnatela dove ragno
è velenoso tempo
su sabbioso fiume
che scorre silenzioso.

Fiume che tace
ma ancora scorre.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 27/12/2010

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Tesa tra gli abissi e le vette
Introspezione
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Dimenticata tra i suoni e i colori della vita
mi confondo con le nuvole del tramonto.
Mescolata con un Dio che non conosco
nell'acqua del ruscello scorro.

Non ho mai mendicato
dietro alla porta della vita.
Ho colto altro da fuori
e sono andata ben oltre la vita.
Così lontana che a stento mi ritrovo.
Tesa tra gli abissi e le vette
fatta d'aria ascolto il silenzio
che ha la voce del vento.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 21/12/2010

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Eremo d'anima
Introspezione
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Eremo d'anima s'erge
ad un passo
dal cielo plumbeo.

Pesa nelle pieghe
del tempo senza tempo
vagabondare tra i ricordi.

Affiorano cadaveri tumefatti
tra macerie d'amore
in frantumato azzurro.

Morsi di bocche voraci
e pioggia di sassi
su sogni che sanguinano.

Vita è
fiato rappreso
come brina
sul vetro.

Senza amore
cristallo inerte
manda bagliori
di fredda morte.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 19/12/2010

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Altrove hai consumato il sogno
Introspezione
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Ci sono luoghi
dentro di noi
dove la fine e il principio coincidono
dove il nulla è l'assoluto
dove tutto è importante
e niente è veramente necessario
dove si perdono i confini e i limiti
dove le verità
si capovolgono e si confondono
dove il riflesso di specchi
perde la sua valenza
e l'ombra e la luce
sono gemelle siamesi.

Esplorare quei luoghi
è atto di superbia
è non accettare
la limitatezza dell'umano
è andare oltre se stessi
e il tempo e lo spazio.

Finisci per non conoscere nulla
e sentire tutto
ascolti il respiro dell'universo
e senti il silenzio come una sinfonia eterna
i rumori del mondo sono ovattati
e distanti
ma son tutti lì a portata di mano.

Ma tu non stenderai la mano
ritorneresti nel mondo di tutti
in una nicchia d'immagini riflesse.

Altrove hai consumato il sogno
di te e del mondo
finisci per essere dentro gli altri
e irraggiungibile.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 17/12/2010

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Pulviscolo errante dei sogni
Introspezione
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Ardono le nubi
nel grande falò del cielo
che brucia i giorni nati
dall'alba erosa
tra stille di sogni
lungo sottili fili d'erba

nubi
assottigliate
dal tempo che passa
sfioccate
dalla musica lieve del vento
nubi
dai margini ardenti di luce
controsole
disegnano
arabeschi fantasma
in un fuoco che brucia senza fumo

svanisce il pulviscolo errante dei sogni
nella stretta fessura della notte

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 16/12/2010

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Strani giorni
Introspezione
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Vivo strani giorni
giorni colorati di tristezza
e silenzi
senza sogni né desideri
senza disperazione né speranza
mi arrotolo
nelle lenzuola stropicciate dal presente
e mi crogiolo nell'immobilità senza riposo
dentro un letto di foglie variegate di morte
leggere di vita
colorate dal tempo che fu
fermo è il filo
nel fuso del fato
sospeso in un tempo
che si muove restando fermo
è l'attimo eterno
tra le due lame sospese d'Atropo
ombra che volge le spalle al tramonto
nella festa di luce dell'ultimo addio
in quel tuffo negli abissi marini
senz'attesa di albe future
stella rossa spiaggiata sulla riva
tra la polvere perlacea
di bianche conchiglie.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 11/12/2010

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Oltre la ragione
Introspezione
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Giorno perso senza te

Ho un calendario senza fogli
Vita persa senza te
nella parete vuota.

Un'agenda senza nomi
in fondo alla mia tasca
Sospesi tutti gli appuntamenti.

Visi senz'anima
dall'altro lato del marciapiede
Nessun incontro senza te.

Respira il nulla sotto la pelle.

S'affacciano timidi i se ...
sul davanzale senza fiori
della finestra socchiusa

si affollano in fretta
dallo spiraglio
invadono la stanza.

Franano le dighe della ragione
dietro la porta aperta

Irrompe
l'onda di dolore
violenta e travolge
i ponti e il cuore.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 08/12/2010

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Senza parole
Introspezione
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Ti
aspetto

sull'uscio
della vita

senza
sosta

senza
attesa

sei
l'amore che ho dentro

alla
fine della strada

senza
rimorso
senza
rancori

senza
parole.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 06/12/2010

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Respiro Spezzato
Introspezione
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Silenzio di labbra
cela il tumulto
resta il respiro
spezzato nel petto.

Vola farfalla
nell'aria già nera
resta ondeggiante
il bozzolo vuoto
nella brezza leggera
dell'ultima sera.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 05/12/2010

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Sinfonia D'autunno
Introspezione
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Mobili universi
in liquidi pensieri
navigano come cielo
accarezzato dal vento.

Stelle stupite
accolgono nuvole.
Impalpabili coltri
su sogni ad occhi aperti.
Brillano senza futuro
meteore d'anima.

Sinfonia d'autunno.
Morte a colori
e odore di mosto
per api impazzite
in silenzi di foglie
che cantano di vento.

Tra nembi minacciosi
lampi d'azzurro spento
per albe senza ritorni
per tempo che scorre
nel lamento di acque
cadute dal cielo.

In terra senza fiori
alberi regalano
sugosi frutti.

Retrogusto amaro di mirto
(o velenose bacche)
nella mia bocca vuota.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 03/12/2010

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Piove
Introspezione
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Piove
nell'angolo nascosto
tra me e il mondo.

Piove
dentro ai miei pensieri.

Piove
sul filo che si spezza
sulle illusioni di ieri.

Piove
senza un bacio
senza una carezza.

Piove
anche qui
sotto la mia pelle.

Sento odore di pioggia
sotto i miei passi
nella mia vita
oltre la porta chiusa.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 01/12/2010

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Capolinea
Introspezione
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E' come se fossi arrivata
al capolinea.
Sono in quello spazio
senza più orizzonti
senza albe né tramonti.
Vivo fragili istanti d'eternità
spezzati dal canto frusciante
del tempo che se ne va.
Senza di me

Lo sento battere
-il tempo-
da un vecchio pendolo
che non m'appartiene.

Vivo nel respiro degli altri.
Tra nebbia fitta d'inganni
parole dolci
a rivestire roccia tagliente
come muschio bagnato
dal pianto del cielo.

E guardo arrivi e partenze
raccolgo sorrisi e speranze
alla fermata d'un treno
che non prenderò.

Ogni fischio è un addio
mascherato dal sorriso
di un arrivederci
che non accadrà.

Ho un biglietto scaduto
per me tra le mani
Lo conservo
nel portafogli logoro
d'una vita passata.

E poi
mille blocchetti
di biglietti
senza nome
per chi passa
e prende il suo treno
lasciandomi negli occhi
la bugia d'un sorriso
di chi dice che torna.

Io rispondo al sorriso
ma non aspetto
so già che non tornerà.

Conto i giorni e li libero
come bolle di sapone
nell'aria della stazione
da sola sulla panchina
all'ultima fermata
del mio capolinea.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 30/11/2010

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Solitudine d'anima
Introspezione
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Carezze per la mia anima.
Tra un respiro di pioggia
e un bacio dimenticato.
Carezze mie.
Accanto al verde cespuglio
che nascose il mio amore
nei silenzi di meriggi rubati
a pagine di vita senza calore.

Lascio scorrere l'acqua che non berrò.
Ricaccerò in gola l'arsura d'amore.
Resterò abbracciata
al grigio cemento
d'un muro invalicabile.
Con le mie radici d'aria
sotto un cielo di metallo.
Edera avviluppata alla solitudine
d'un'anima senza domani.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 25/11/2010

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Quanto tempo ho?
Introspezione
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Quanti giri di sole
sulla meridiana all'ombra
d'un'ultima stagione?

Quanti sassi da far saltellare
dalla scoscesa costa
su onde stanche di star ferme
ad aspettare a riva
il vento con suo battito d'ali
per increspar d'emozioni la vita?

Ho rubato il ventoso otre
da Eolo donato
all'eroe più odiato
dalla Grecia antica.

Pur di valicar confini
e annullare limiti
ho liberato
tempeste ed uragani
sulle vele della vita.

Ora lacera stanca riposo.
Aspetto sulla sponda
un volo di bianca colomba
e tengo a bada
gli artigli del falco
che ombreggiano cupi
sul mio capo.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 21/11/2010

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Nessuno ti riconoscerà
Introspezione
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Anima alata
sui tacchi troppo alti
barcolli col passo deciso
di corporea sensualità.

E languidi sguardi
lambiscono le forme.

Incollato alla voluttà
resta il vano possesso
senza aprir lo scrigno
custode del tesoro vero.

Anima mia
andrai via
con la tua beltà.
Nessuno ti riconoscerà.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 18/11/2010

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Tramonto sul mare
Introspezione
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Azzurre corolle di mare
onde palpitanti di sole
danzano sul confine indeciso
del rosso fuoco di papaveri.
Mentre erbe di duna
guardano di sottecchi
gli orizzonti inclinati
di cieli capovolti.

Danzano le onde
sfiorando le sabbie
di lontani lidi
con la lievità
delle carezze estive
e tornano svelte
tra le rocce
nei loro nidi di pietra
a riposare palpitanti
di ventose brezze
dimenticando nel fondo
grani di sale preziosi
come gemme grezze.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 16/11/2010

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Trovo il mistero che sono
Introspezione
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La mia anima parla attraverso la poesia,
quando si libera dalle croste secche
dell'involucro delle apparenze.
Quando perdo il dove, il quando,
il perché, il chissà che...
Quando vado e basta,
scorro ed è quasi una musica che sento.
Trovo una vena d'acqua sotterranea
che diventa colore, odore, musica,
sapore di me, del mondo dentro di me.
Trovo il mistero che sono,
il tesoro che ho e non conosco
è esplorazione misteriosa,
è un attimo, a volte
un guizzo improvviso
su una superficie a specchio
una goccia che cade
una semplice goccia d'acqua
che rompe il silenzio
come una parola
che diventa la chiave di tutto
e apre la porta segreta
e trovo uno scrigno di emozioni
sepolto tra la polvere
delle convenzioni,
negato dagli sguardi
che mi negano
trovo un'esistenza diversa
da quella che gli altri vedono.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 15/11/2010

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Lacrime di poesia
Introspezione
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E' solitudine,
è rinuncia,
è sconfitta.

E' un piegare il capo
e continuare a testa china.

E' musica che muore
in un silenzio senza voce.

E' luce fioca di candela
che si spegne, in lacrime di cera,
sul collo liscio d'una bottiglia vuota.

Vento che cala, a sera,
sulla corolla inginocchiata d'un fiore,
vinto dall'inverno incalzante.

E' un raccogliersi,
accartocciati nell'ombra.

E' una goccia di sangue
sul filo spinato
-e il filo è la vita-

E' resa
che pesa sulle spalle piegate.

E' cammino che manca.

E' tornare sulle stesse orme
di polvere e vento.

E' fumo che sale
verso il cielo che è spento.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 12/11/2010

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Sarò foglia nuova
Introspezione
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C'è un tarlo che rode
nel silenzio della sera
quando il mondo di fuori
spegne i suoi clamori.

Poi sale il silenzio
e scende la notte
con la sua seta nera
fresca e leggera
e il tarlo riprende
a scavare cunicoli
sotto pelle.

E' inarrestabile
il suo cammino
lo lascio mangiare
quel che resta di me.

Sarò foglia nuova
non più legno
alla prossima aurora.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 09/11/2010

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Senza i tuoi occhi
Introspezione
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E' un rantolo di sole
che si spegne
nell'azzurro imporporato
d'un livido tramonto
senza i tuoi occhi
vorrei specchiarmi
e spegnermi
come il sole ora
in questo mare
per sempre
fermando l'attimo
senza alcun rumore.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 08/11/2010

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Sinfonia di silenzio
Introspezione
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Teschio di roccia
che guardi il cielo
piove sulle orbite vuote
e l'aria si stinge
nel nero di pagine uguali
imbrunisce l'alba
di grigi giorni
lacera la pelle
una carezza negata
stormisce l'anima
tra rami svestiti
colore scompare
nel dolore del mare
Rimane
nella nebbia del cuore
sinfonia di silenzio.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 05/11/2010

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Inaridito fiume
Introspezione
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Prosciugato dolore.
Lacrima non gocciola
da inaridito fiume.

Pietra si sgretola
tra le rughe d'anima.

Silenzioso amore
di polvere e silenzio.

Cenere impalpabile
ricopre ogni rumore.

Silenzio tra le righe
di fogli di parole.

E' morte senza ricordo
un'eternità senza amore.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 03/11/2010

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Ragnatela mortale
Introspezione
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Sei assente,
sei un muro di gomma.
Ci rimbalzo
e alla mia voce risponde
un eco senza tempo.

Potrei imprecare
sarebbe uguale.
Avanzo a tentoni nel buio.

Ho la mano protesa
cerco un limite
un confine, un muro.

Rimbalzo
e torno al centro
d'un vuoto infinito.

Non parlo più.
Resto ferma
aggrappata
al filo
d'una ragnatela mortale.

Sto attenta a non muovermi
a non fare oscillare il filo.

Il ragno
è nell'ombra.
Aspetta
paziente
come solo la morte sa fare.

Ha tempo,
il ragno ...
Ed io?
Io, ho tempo?

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 02/11/2010

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Niente più
Introspezione
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Ho una musica lieve nel cuore
è un violino silente che suona
e mi squassa di singhiozzi
nel petto.

Ho mani chiuse
che stringono silenzi
e i miei occhi s'appannano
alla grevità di un niente
che m'appartiene.

Ho unghia spezzate
coperte da smalti brillanti
e ali di polvere variopinta
che brillano
d'amore e di morte
e si spengono
nell'ultima stella del mattino
fino allo strascico
dei tuoi freddi occhi.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 30/10/2010

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Ho un sogno di pelle liscia
Introspezione
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Un alito di vento
muove le foglie ...

Rabbrividisce l'anima
nello spazio
tra una goccia e l'altra

e s'illividisce l'aria
tra le nuvole vaganti
in orizzonti sconosciuti.

Tramontano le albe
nell'ombre della notte.

Ho una coperta
per riscaldare il cuore,
un guanciale di piume
per riposar i pensieri.

Ho un sogno di pelle liscia
tra una cicatrice e l'altra.

Ho una canzone nel cuore
da cantare a sera
tra la luce di una lanterna
e una falena
che ci sbatte contro
e non smette di volare ...

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 29/10/2010

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Sensazioni
Introspezione
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Echi
di spiagge lontane
si rincorrono

onde diverse
eppur uguali

(di medesime gocce
son pur fatte)

Acqua
che scorre
si ferma
e poi sale
in nebbia
che il vento
disperde
in sogni
che rotolano
da sempre
e per sempre
su quel prato verde.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 28/10/2010

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Vanno, vengono
Introspezione
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Vanno, vengono,
come funamboli
lungo un filo d'oro.

Sfrecciano
all'improvviso
attraverso il tempo mio.

Spalancano porte
aprono finestre.

Rotolano
tra le pietre dei ricordi.

Sono sassi aguzzi
che il mare d'altre stagioni
non ha ancora levigato.

Fremono tra i fili d'erba alta
in valli inaccessibili.

Sono puledri indomiti
dalle selvagge criniere di vento.

Sono onde ribelli di tempeste
che fragorose
spiaggiano creature abissali
sulla riva scomposta.

Sono gabbiani
ad ali tese nel liquido blu
di cielo e di mare.

Sono rugiada incollata
alle ciglia del mattino
appena alzato.

Sono pioggia improvvisa
sulle orme di polvere antica.

Sono coriandoli stropicciati
di carnevali già usati.

Sono lacrime
di un bimbo dimenticato
al supermercato.

Sono bestemmie
masticate tra denti cariati
di marinai ubriachi.

Sono scie di navi affondate
nei gorghi vorticosi
oltre le colonne d'Ercole.

Sono bionde ciocche
di leggiadra fanciulla
sparse sul torso villoso
dell'amante stremato.

Sono fischi
d'un treno già passato
che volevo prendere
ma non si è fermato.

Sono reti da pesca
strappate alla tempesta.

Sono remi che aspettano
sugli scalmi invano
le callose mani.

Sono rondini amanti
che tornano
sempre allo stesso nido
ad ogni primavera.

Sono vomito di poeta maledetto
ubriaco inciampato nella vita.

Sono il giorno e la notte
Il sole e la luna.

Sono polvere di stelle
mischiata al fango nero
d'un pensiero alieno.

Sono vecchi abbandonati
sulle panchine del parco
dimenticati da Dio e dagli uomini.

Sono lei che ti aspetta discinta
dalla sera sull'uscio di casa
per tutta la notte fino all'alba.

Sono mio padre e mia madre
che mi prendevano per mano
attraversando la strada.

Sono le tue labbra sensuali
che bugiarde mi cercano
nelle notti sempre eguali.

Sono la mia cagna morta
che mi corre incontro ogni sera
come allora ancora una volta.

Sono impalpabili come le nuvole.
Girano nel cielo sul mondo
si trasformano
si sfioccano
cambiano
vanno vengono tornano
senza fermarsi
senza stancarsi mai.

Sono i pensieri miei
così diversi da tutti i pensieri.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 23/10/2010

Dal sito Scrivere (www.scrivere.info)
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Opera pubblicata nel sito Scrivere.info ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.
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Rotolo a valle dei miei sogni stracciati
Introspezione
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Ho solo parole sgualcite
in fondo al bicchiere
di questa mia vita

non ho un ferro da stiro
per questo dolore infiltrato
nelle rughe dell'anima

non ho acqua
che spenga la sete
in questo deserto di voci

non ho vino
che mi ottenebri la mente
e lenisca il dolore

non ho speranza
in queste orbite vuote
asciugate dal sole

ho un sasso lucente
che brilla di lacrime amare

ho un piccolo fiore
che s'accartoccia silente tra le mani

e vento che passa
e scioglie le vele lacere e sporche
su mari che urlano
il silenzio abissale di stelle affogate

si spegne la voce
in questo silenzio che è urlo strozzato

e ormai vinta
rotolo a valle dei miei sogni stracciati.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 18/10/2010

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Un dolore al guinzaglio
Introspezione
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Nostalgia di desiato amore
nuovo, mai vissuto
ma così tanto amato
da fare male
coi suoi pugni
e i suoi calci
non dati.

Sdraiata sul dolore ...
Iridi variegate inseguono
bianchi voli di gabbiani
a pelo d'acqua
quasi ad accarezzare il mare ...

S'innalzano d'improvviso
e precipitano
nel repentino tuffo assassino.

Non ho più un cane
da portare
sul mare autunnale.

Ho portato un dolore al guinzaglio
lo libero un po' sulla spiaggia
lo vedo correre sul filo della risacca
ondeggiare nel tremolar d'una lacrima.

Lo aspetto immobile
bandiera nel vento
con le mie vesti leggere
io silenzio inghiottito
dal fragore dell'onda.

Tra un attimo eterno
gli rimetterò il guinzaglio
e lo riporterò a casa con me.

Resto trafitta
in attesa di nulla.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 15/10/2010

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Tempus fugit
Introspezione
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Vela che ti culli piano
nella brezza salmastra
mentre dondola Amore
tra cigolii sommessi
e sorride l'onda
di bianco scrosciante

C'è già ombra
nella luce d'estate assordante.
C'è silenzio
nei colori di festa che passa.
C'è umidore disperso
nei muschi che avanzano
e grigi già pronti
tra i vivaci pennelli
di foglie in partenza
per l'ultimo volo
nei silenzi purpurei
di tramonti sfogliati.

Si sdraia
la bionda signora
all'ultimo sole
una volta ancora
spalma d'unguento
la pelle che brilla
ma già un po' d'argento
sulle tempie leggiadre
tra l'oro di chiome
beffardo scintilla.

C'è una piega sottile
di rara amarezza
nel volto del sole
al tramonto
è un saluto
di sguardi accennati
sfuggente promessa d'amore
d'assurda bellezza
all'ombra di umide ciglia
una lieve carezza all'amore
che mai cessa e mai muore.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 09/10/2010

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Tristezza
Introspezione
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non se ne andrà oggi, la tristezza
oggi ella m'ha scelto per compagna
io non so mandarla via
abituata come sono
alla sua compagnia
ma se anche lo facessi
oggi non se n'andrebbe
è venuta così senza alcun patto
con una valigia piena di ricordi
l'ha svuotata sul mio letto intatto
e mi ha sgualcito il cuore
ha messo tutte le sue cose
in bagno accanto alle mie
e mi sbatte in faccia gli anni
con pugni che mi fanno male
mi restano i lividi sugli occhi
e piango d'amore e di morte.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 03/10/2010

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Sull'orlo del ventoso vuoto
Introspezione
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Acquerello di cielo ...
Che invenzione fantastica
son le nuvole cangianti ...
Si sfioccano irraggiungibili
in eterno mutare senza tempo.

Nuvole sono i miei pensieri,
i miei sogni, i miei desideri.
Sono acqua di cielo.
Silenziosa e senza peso.

Eppure torneranno sulla terra
pioggia a dissetare i torrenti
nelle gole di roccia a cantare
all'ombra di forre di montagna.
E noi saremo in alto
sulla roccia a strapiombo sul mare
a sentire la sua canzone d'acqua
fatta di nulla e di voce di goccia

Sull'orlo del ventoso vuoto
con le nostre ali aperte
pronti ancora a volare
e altre nuvole ferme nel cielo
sul mondo con noi a guardare.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 28/09/2010

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Mi fa male questa luce
Introspezione
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Vado ad annegare
i miei occhi nel sonno
assieme al mio dolore.

Spengo le luci e le voci
e ascolto il mio cuore
che batte rintocchi
di sopravvivenza
mentre l'anima tace
nel vento che va
imperioso e fugace
tra rami spezzati
a rubare profumi
di giorni andati.

Senza più albe
si succedono tramonti
e senza più amore
muoiono i ricordi.
Ho silenzio ora
dentro ai giorni miei.
E ragnatele di neri ragni
tremano in fondo ai miei occhi.
Mi fa male questa luce
che diventa d'oro
solo a sera...

Turchini spenti ora
s'accendono di viola
e canta al vento musica soave
questo mio solitario cuore.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 27/09/2010

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Lacrima bagna il respiro
Introspezione
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Improvvisa lacrima
mi bagna il respiro.
Fragile e inattesa
sembra sfuggita alla luna.

Lo stesso colore di perla
trasparente, evanescente.
Stesso misterioso profumo.

Esile virgola di platino
incastonata brilla
nel cielo d'ebano.

Acqua di luce
lieve svanisce
scivolando piano
lambendo
e infine solcando
il mio volto stupito.
Di pianto.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 21/09/2010

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A un solo passo dalla morte
Introspezione
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Morte ...
sono lampi che mi attraversano
sprazzi di luci e d'ombre
in momenti sospesi

in questo mio camminarmi dentro
in questo mio cercarmi nelle profondità
al di fuori di una ragione
in questo mio allontanarmi dalla mia vita
per avvicinarmi a me
in questo distacco da esploratrice
che non vuol essere spezzato.

Un distacco inapparente
che mi porta ad essere nella morte.

Morte ...
La penso come un'interruzione.
La sola certezza che ho
è che la morte sia interruzione.

So che finiremo
di poter dire qualcosa di noi
del nostro mondo dentro.
Finiremo d'incontrare anime nude
con la nostra nudità.
Finiremo di cercare di spenderci.

E questo mi fa quasi piangere.
Finire di spendersi ...
Perché in fondo sento
che non mi sono ancora
interamente spesa.

Non m'interessa
la favola del dopo.
Per me va bene così.

Devo trovare significati qui.
Questo è il mio compito.
Non mi rifugerò nella divinità.
Nell'eternità d'un divenire senza nome.
Nell'infinito altro del dopo.

Non è mio
non lo so
non lo conosco.
Non ho fede.

Ho il mio cuore,
la mia anima,
questo sangue che pulsa.

Mi commuovono
un seno di donna
che allatta
lo sguardo di un bimbo
che reclama un sorriso
un uomo
che piange su una tomba
senza far rumore.

Cerco
il mio canto nel silenzio
la mia luce nel buio
il mio grido soffocato.

E trovo
l'essenza
il significato
il senso
negli occhi smarriti dei folli
che cercano amore
in fondo ai miei occhi

nello sguardo smarrito
del bimbo di strada
che tende la mano
sporca di vita ancora da vivere
al semaforo d'altri mondi.
Nel barbone rotolato nel cartone.

Vorrei incontrare persone
con gli occhi negli occhi.

Sono così felice
che ho voglia di piangere.
Così disperata
che ho voglia di ridere.

Sono così folle di vita
e a un solo passo dalla morte
che sento la sua mano addosso.
ORA.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 20/09/2010

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Frammenti di cielo
Introspezione
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Raccolgo dentro me
francobolli di sogni
per lettere senz'indirizzo.
Destinazione Sconosciuta.

Sono poesia,
libera e barbona.
Come aria,
senza fissa dimora.

Scaglie d'emozioni
su onde increspate
danno luce all'abisso.

Briciole d'anima
dentro al cassetto
di pane raffermo.
Frammenti di cielo
nei miei occhi.
Polvere di stelle
nelle mie mani.

Impigliati pure
tra le chiome ribelli
ma lasciami spettinata
con il vento tra i capelli.

Ho il mio destino in tasca,
in una busta chiusa.
E lascerò
tutti i miei sogni
tra le sue dita.
Li lascerò così,
senza mittente.

E solo silenzio sarà
sotto ai miei passi
tra polvere di pensieri.

Ma è un silenzio
che sa di cielo
E' un silenzio
che sa ascoltare.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 19/09/2010

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Amplesso ancestrale
Introspezione
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Dondola persa speranza
appesa ad una corda
ritrova il suo nulla
nel vuoto d'una stanza.

E' negata esistenza
sulla porta di silenzio.
Polvere nuova copre
un diario interrotto.

Proprio sul più bello
dell'ultimo sogno
scende il rosso raggio
del sole al tramonto.

Su pagine ingiallite
aspetta le nere pupille
dell'ultima notte.
Lacerante visione.

In crepuscolo oniroide
il demone mi possiede
e di me ha ragione.

Ancora una volta,
da amplesso ancestrale,
scaturisce emozione.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 18/09/2010

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Il mio pensiero più nero
Introspezione
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E verrà la notte
d'oscuro mare ansante
lei col fiato caldo d'agosto
e il mare appena più fresco
con il suo alito pesante
appiattito nel buio
nascosto come un ladro
il mio pensiero più nero
appeso a un fragile istante.

Un pensiero sfuggito
alla solitudine del sole
che piano s'immerge
in acque stanche
di vecchi bucati
a spegnere i suoi raggi
ormai usati
in falsi orizzonti inclinati.

Mi penetra ogni senso
l'essenza di bianco fiore
bianco odore più intenso
a pareggiar il colore.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 17/09/2010

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Intessute trame
Introspezione
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Pensiero oscuro ondeggia
come fievole fiamma
nella notte silenziosa.

Assorta, ascolto i miei pensieri
nel cigolio del tempo
che sommessamente scorre
e sento intessute trame
in fili sottili di seta
tra le mie mani ferme.

Preziose gemme
son le stelle che scintillano
nel cielo che abbaia alla luna.
Lancio una preghiera muta
all'indifferenza della nera cupola.
Come aquilone per sempre perduto
mi resta in mano solo un filo ...

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 16/09/2010

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Il silenzio dei sogni
Introspezione
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Persa anima nell'anima
sogno ancora da sognare.
Quando la notte viene
con le sue enormi ali nere
mi copre la luce degli occhi
m'accende la luce di dentro.

Io vago in bilico sul filo d'oro.
Senza spazio, senza tempo.
Sulle ali invisibili del sogno
che si materializza affianco.

Ho disperso il rumore di cocci
nel silenzio profondo della notte
e ho salvato il silenzio dei sogni
che apro da sola a tarda sera.

E' silenzio che brilla nel buio
emana bagliori che accecano
e suona la melodia della vita
mentre fuori il mondo dorme.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 04/09/2010

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Riverberi fugaci in respiro d'anima
Introspezione
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Profondo pozzo
d'acque d'anima.
Oscuro, inaccessibile.
Ove hanno genesi
parole decantate
e le emozioni
hanno voce d'acqua.

Affiorano misteriose
senza rumore
tra bianche distese
di neve fresca.
Senza solchi a venire.

Emozioni come carezze.
Mani si sfiorano lente.
l'un l'altra, s'incontrano,
scivolando piano ...

Niente specchi,
né parole, ora.
Solo occhi negli occhi.

I miei occhi, i tuoi occhi.
Riflessi.
Niente più spazio d'ombra
nell'angolo di silenzio.

Musica di luce
solfeggia muta
riverbero fugace
in respiro d'anima.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 29/08/2010

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Cielo infinito
Introspezione
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Stanotte ho dormito
sotto tacite stelle
nel porto d'attesa
sdraiata sulla vita
al filo di notte appesa
la mia musica ribelle
a mormorar sommessa
nello sciabordio d'onda.

Musica d'esistenza
sciolta e frantumata
in silenzioso infinito.

L'alba mi ha colto
all'improvviso
con le vele spiegate
al vento leggero
dell'ultimo sogno.

Tremava
d'un ultimo bagliore
nel cielo di domani,
ad occhi spalancati
l'ultima stella
tra le mie mani.

Era fermo il tempo
sulla pagina bianca
e ondeggiava
il ricordo d'un amore
ingiallendo la pagina
del pallido oblio.

E il silenzio mi lambiva
la vita, lo scafo e il cuore
trafitta all'alba sulla riva
dal primo raggio di sole.

Riposa ora l'anima ardente
appesa all'incerto pennone
dopo il tragico volo radente
su un altro orizzonte.
Inclinato e oscillante.

Sullo specchio di mare
nel riflesso stupito
del sole nascente
resta il cielo infinito.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 24/08/2010

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Cosa ci fai?
Introspezione
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Eterno avvicendarsi d'onda
d'identico mare
sotto lo stesso cielo
che canta
la stessa canzone:

"Questo
non è il tuo posto"

Sussurra:

"Vai via, via di qui!"

"Cosa ci fai
in questa soffitta
senz'aria?"

"Cosa ci fai
in questa polvere
che leva il fiato?"

"Cosa ci fai
in questa pozzanghera,
Cielo?"

"E che aspetti
a stracciar le nuvole,
Vento?"

"Tuo potrebbe essere
ogni sospiro d'universo."

E invece
resti appeso
a un respiratore automatico
in terapia intensiva
con una flebo di sogni
in infusione continua
nelle vene.

E sporchi,
col tuo sangue,
bende di rabbia
e di dolore.

E mordi lo straccio
sporco d'indifferenza.
Per non urlarlo
al mondo,
il tuo dolore.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 22/08/2010

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Assenza diventa mancanza
Introspezione
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mi ha svegliata
un respiro sospeso
nel petto...

è forse un'attesa
netta e indefinita
silenziosa
eppur la sento

non ha
nessuna ragione
apparente d'esser
eppur c'è

evanescente ferma
irreale e solida
come di granito

inesorabilmente
presente nell'assenza
che diventa mancanza

assenza implosa
nella stanza d'anima
esplode in mancanza

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 21/08/2010

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Vengo da una tragedia senza amore
Introspezione
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Vengo da una tragedia senza amore.
Fermo sul molo l'urlo del tramonto.
Galleggia il vascello appeso alla fune.
Si dondola sul bordo come l'impiccato.
Suono che gocciola è sangue che grida.
Voce che graffia il silenzio del cuore.
Su trama antica ordito è il peccato.
Ferma la tua mano tra altre dita.
Vengo da una tragedia senza amore.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 16/08/2010

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A volte non si sente più suonare la vita
Introspezione
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Raggi di sole
Braccia di luce
tese
si stendono
sul suono della vita
che passa.

Celata dal tempo
tra le cose
lasciate in soffitta
a volte
non si sente più suonare la vita.

A volte
nascosta sotto la polvere
muore la vita
in muti abbandoni di silenzio.

Silenzio infinito
dove cerchi invano parole.

Resti assorta sul ramo
giovane farfalla
d'un giorno
con le ali
ancora umide di sogno
attendi
immobile
in un silenzio d'ali
e di respiro
la morte
del prossimo tramonto.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 14/08/2010

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L'ultimo volo
Introspezione
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Presenze.
M'avvicinano al sole,
ali di cera
i sogni dei tuoi occhi
riflettono i miei.

Apparenze
di placidi specchi
su tumulto d'onde
rigurgitanti emozioni.

Trasparenze
diafane e assorte
frammentate in cocci
echeggianti
rosso sangue
d'illusione rutilante.

Eleganze
di gesti che danzano
in segni incorporei
d'anima eterea.

Risonanze
mute e assorte
in materializzati sguardi
d'immaterico spirito.

Assenze
in pieni di vuoto
gridano silenzio
tra mani chiuse
a muta preghiera.

Credenze.
Grani di rosario sgranati
in polvere di bigia vita
tra bestemmie sussurrate.

Essenze.
Paradisi sgretolati
accarezzano labbra
che sanguinano amore
nel silenzio assolato
d'inganni di sabbia.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 13/08/2010

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Un cuore che non può più tacere
Introspezione
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Fiorisce nell'ombra
il cespuglio di fiori purpurei.
E sparge profumi misteriosi,
nell'aria rarefatta di fiati sospesi,
in attesa d'una folata di vento,
che ne sparpagli i petali, carnosi e fragranti,
in fragili esistenze di silenzio d'anima.

Tremanti stelle piangono luce
nell'inchiostro d'un cielo senza luna.

Emozioni senza nome scintillano
nel fondo della coppa d'argento.
E la vita è una piuma,
che si posa leggera,
sul mio umido palmo aperto.

Gomitolo d'aggrovigliati fili,
amore mai tessuto,
sfilacciato e muto,
aspetta sapienti mani
che ne intreccino ghirlande,
con rossi fiori d'autunno
e bacche odorose di bosco.

Un fremito impercettibile di fronde.
Un sussulto, che piega lo sguardo.
E un cuore che non può più tacere.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 31/07/2010

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Opera pubblicata nel sito Scrivere.info ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.
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Venere
Introspezione
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Col mio sorriso, cammina la tristezza.
E si arrampica sui miei occhi
l'ombra di una lacrima fantasma.
Ruzzola tra i sassi, l'onda d'allegria,
spezzata da roccia, seppur friabile.
Si perde, nel fragore della sabbia
e nel bitume d'altri lidi.
In perse spiagge affacciate
su orizzonti senza poesia.

Notte stellata ...
Una stella in congiunzione con la luna.
E' Venere, con la sua pelle di luna.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 30/07/2010

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Silenzio d'uomini
Introspezione
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Ferma è l'ora
sui miei passi.
Ferma come l'aria
che non si muove
e non suona di vento.

Solo serenate di grilli
e silenzio d'uomini
sotto un cielo
che non mi guarda.

Respiro l'eternità di un attimo
senza un prima e senza un dopo.
E respiro il caldo fiato dell'estate
con in cuore il gelo dell'inverno.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 17/07/2010

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Più niente
Introspezione
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Rubo la forza di vivere
al muto sospiro di sole
che illumina il cielo di tutti.

E sopravvivo
ai silenzi di domani
che si schiudono
su disattese promesse
di distratte labbra.

Orecchie come conchiglie
che han dimenticato
il suono dell'onda
cantato dall'amore
senza tempo.

Dimentico giorni tristi
di mendaci ali grigie
dipinte da falsi artisti
sui vetri della ferrovia
tra le nuvole bigie
e il freddo vuoto
del sempre d'un addio
orfano di nostalgia.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 12/07/2010

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L'acqua non ha pensieri
Introspezione
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Ci sono momenti
che mi sento crescere
la brezza dentro
e la sento
diventare uragano

sento
di dover esistere
fuori dal coro
e butto via
ogni pensiero

non pensare
bello
non pensare

c'è un momento
in cui non penso
lascio scorrere
il mio fiume
senza pensieri

l'acqua non ha pensieri
e il vento,
il vento ha forse pensiero?

ecco
se io potessi essere
ora un fiume
scorrerei
semplicemente

ci sono momenti
in cui sono un fiume
sono il vento
sono il mare ...

in quei momenti
non penso
e vivo
non odio
non amo
e non sento più dolore.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 30/06/2010

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Il dolore sono io
Introspezione
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Senza movimento
ristagno nel limbo.

Ho un dolore oggi.
Un dolore stanco.

Un dolore fisico.
Una spina al fianco.

Un dolore d'anima.
Lo sento dentro.

Il dolore sono io.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 24/06/2010

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Vita da cancellare
Introspezione
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Arriva il treno
per l'ultima volta
e si ferma per sempre
in un binario morto ...
Niente più fermate
finito è il viaggio.

Tra erbacce incolte
come una coccinella
rossa d'amore
resto trafitta
dai miei puntini neri.

Son caduta nella trappola.
E la tela tessuta non è mia
ma è per me.

Oggi sto ferma
a guardare le onde fremere
sotto la carezza del sole
e sento il mare respirarmi
dentro l'anima.

Volo ancora con ali rubate
al gabbiano solitario
e grido con la sua voce
in un paradiso di tutti
dove abito da sola.

Resta orma nella sabbia
troppo vicina al mare
questa vita da cancellare.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 21/06/2010

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Senza attesa
Introspezione
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Giornata grigia.
Grigia e senza cielo.
C'è una cappa di polvere
al posto del cielo.
E caldo che toglie il respiro.

Anche il canto degli uccelli
sembra un pianto.

Polvere d'un deserto
che non m'appartiene
copre ogni cosa.
Seppellisce sguardi e colori.
Perso è il confine
tra mare e cielo.

Caligine grigia scende.
Come i miei pensieri.
Si posa in fondo alla lista.
Oggi senza attesa.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 16/06/2010

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Cristalli d'angoscia
Introspezione
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Lame di luce tra le persiane
penetrano furtive nella penombra.

Scivolano lungo i bianchi muri
di un altro giorno ancora.

Portano voci di uccelli
che cantano al primo sole
la canzone della luce.

Respiro piano
il mio silenzio di segni
strisciati su bianchi fogli.

Ascolto l'odore penetrante
delle molli gardenie
che mi viene a cercare.

Bianchi sogni galleggiano
come fragili barchette
nella coppa trasparente.

Respiro la mia solitudine
intrisa di polvere di sole.

Cristalli d'angoscia
mi trafiggono l'anima.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 12/06/2010

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Sogni incastrati
Introspezione
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Odore di disperazione su guanciali fioriti
solo silenzio tra lenzuola senza profumo

a niente serve la bianca gardenia
accartocciata nel suo profumo giallo

e i miei sogni si sono incastrati
in versi che mi bucano le vene.

Ho sete di vero in questo deserto di illusioni.
Mangio sabbia che mi scricchiola tra i denti.

A nulla serve rimestare la stessa pietanza
incrostata sulle pareti di una vita solo pensata.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 11/06/2010

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Guardo il mistero del sole
Introspezione
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Ho attraversato i miei deserti
tra le dune riarse
da domande senza risposta
ho trovato fiori nati da spine
e ho annusato essenze
senza domani
in occhi che guardavano
senza vedere
e io invece ora
guardo il mistero del sole
in cieli
dove il vento canta
canzoni antiche
con le mie parole nuove
parole di buio
in luce che acceca
ho freddo in questo fuoco
e spengo
i miei occhi nei tuoi silenzi
oggi vado a sciogliere
la musica della mia anima
nei sogni di un pennello
che accarezza la tela
senza svelarne il nome
e piange colori d'anima
in esistenza che scolora
nella tua notte senza voce.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 07/06/2010

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Mi poserò col vento
Introspezione
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Silenzio
solo silenzio.
Siamo pausa tra due note
nello spartito della vita.
Un battito di ciglia
tra un sogno e l'altro.

Chi lo sa
forse tutto è solo illusione
o magia
o forse semplicemente
una bugia.

Canzoni come fiori
nascono da sole.
E calpestata
dolcezza piange
nel silenzio d'anima.
Canta musica di vento.

Vado via ora...
il vento mi chiama
e mi porta via ...

Io petalo strappato
lascio il mio silenzio
tra musica d'esistenza.
Mi poserò col vento.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 25/05/2010

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La perfezione del nulla
Introspezione
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TUTTO FERMO
TUTTO TACE
NELLA NOTTE SPENTA
CADAVERI DI STELLE
IN CIELI DIMENTICATI
FUOCHI FATUI VAGANO
NEGLI OCCHI DELLA GENTE
CHE NON VEDE E NON SENTE

E NOTTE RESPIRA
QUADRO IN UNA CORNICE
DI COLORI SCIOLTI
NELLA LIQUIDITÀ DEL SILENZIO
CONSISTENZA EFFIMERA
IN VACUITÀ D'ESSENZA

TREMOLANTI SQUARCI
D'AZZURRO DI CIELO
PUGNALATE DI SOLE
TRA OMBRE E LUCI
MENZOGNE DI PELLE
SCIOLTE NEL BUIO

IMPALPABILE ESISTENZA
IN PARENTESI D'ASTRATTISMO
TRA CADAVERI CHE CAMMINANO

E ... POLVERE DI STELLE
SOTTO LE UNGHIA ...
DENTRO AI PUGNI CHIUSI

POI IL DESERTO D'ANIMA SPROFONDA
NELLE DUNE DELL'INCOSCIENZA
FINALMENTE ...
NELLA PERFEZIONE DEL NULLA.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 13/05/2010

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Attimo eterno e immortale
Introspezione
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NEL BUIO E NELLA LUCE
ETERNO FLUIRE DI RISACCA
IL MARE CORTEGGIA LA RIVA
AMANTE INSTANCABILE
ABBRACCIA LE ROCCE
E LEVIGA L'ANIMA
ALLA DERIVA.

SONO ONDA ORA
SOTTO IL CIELO DANZO
TRAFITTA DALLE STELLE
FLUIDA ONDA SALATA
FIGLIA D'OSCURI ABISSI
DI PERLE DI LUNA
INGIOIELLATA
SCINTILLO NEL BUIO.

SE SEI SABBIA TU
PUOI BERE L'ONDA
MA CAVALCARLA NO.
NON ORA, NON ANCORA.
FORSE UN GIORNO, CHISSÀ,
FENDERLA PER UN ATTIMO.
ATTIMO ETERNO E IMMORTALE.

SONO ONDA ORA
SONO ONDA CHE AVVOLGE
SONO SOLO SCHIUMA,
BIANCA SCHIUMA, ORA
CHE NEL SUO MARE SCOMPARE.

SABBIA DI CLESSIDRA
ANCORA DA VUOTARE
TU, SE MI VUOI
MI DOVRAI TROVARE.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 01/05/2010

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E' tempo di andare
Introspezione
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NON CERCHERÒ PAROLE DA LIMARE
PER DIRTI QUANTO AMO IL MARE

NON CERCHERÒ PILLOLE DA INDORARE
PER DIRTI CHE L'AMORE PUÒ FAR MALE

FA MALE L'AMORE DI UN PADRE
SE NON TI SA AMARE

FA MALE IL GESTO D'AMORE
SE LO DEVI FERMARE

FA MALE UNO SGUARDO
DENTRO A UN CANALE
SE TI CI VUOI BUTTARE

FINISCI LA VITA A BARARE
SPIEGANDO OGNI CONCETTO

E A VEDERLA PASSARE
LA VITA E' UN CARNEVALE
DI MASCHERE DI CARNE
MA TU NON TI SPRECARE
OGGI È TEMPO DI ANDARE.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 30/04/2010

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Tutto qui
Introspezione
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BASTA, BASTA,
LASCIATEMI CULLARE
DALL'OBLIO DELL'ONDA.

NELLA SUA CANZONE
E NELL'OBLIO
DEGLI ABISSI
SILENZIOSI
TROVERÒ LA PACE.

DOPO CHE LA MUSA
MI AVRÀ POSSEDUTA
RITORNERÒ
CONCHIGLIA LEVIGATA
DALL'ONDA DELLA SAGGEZZA
IN CIELI LUMINOSI
DI SOLE D'ESTATE
CHE NON CONOSCONO
L'INCERTEZZA DEL DIVENIRE
DI QUESTA PRIMAVERA
BUGIARDA
CHE URLA LA VITA
IN QUESTA PAUSA
DI SILENZIO
TRA LE BUGIE DEL TEMPO.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 23/04/2010

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Luna Disperata
Introspezione
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Con l'anima di sole che trasuda amore sulla pelle
mi perderò ancora una volta nel tramonto tra raggi
che vibrano stanchi in un cielo avaro di stelle.

Tremule speranze vane lasciano il letto del cuore.
Aspetterò le tremanti luci di questa fredda notte
dopo aver scavato in tutto il possibile dolore.

Risplende nel cielo trafitto luna disperata
co' suoi occhioni pesti resta lì a guardare
la valle desolata della mia anima deserta.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 13/04/2010

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Amore che resta di strani giorni
Introspezione
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Svaniscono i tuoi occhi
in fondo al mio bicchiere
lo vuoterò da sola stasera
accanto a una lacrima.
Lo so, non tornerai dal sogno!

Lontano troppo lontano ...
è il calmo mare d'incoscienza.
Resta ancora un'altra strada
da sbagliare per ricominciare.

Le onde rincorse dal vento
inarcano la schiena liscia
in fondo all'ultimo orizzonte
leccando il cielo oltre il sole.

In giorni frenetici e notti insonni
si nasconde il male e il bene
e l'amore che resta di strani giorni
è sangue che pulsa nelle vene
è strada che va senza ritorni
è silenzio che nel vento geme ...

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 09/04/2010

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Colgo il senso
Introspezione
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Tengo in mano il cielo
con il palmo aperto
non ci sta stretto.
Colgo i fiori dall'odore
lasciandoli sui loro steli
all'ultimo raggio di sole.

Mi tuffo nel calmo mare
e non increspo l'onda.
Questo mio amare
sarà voce di vento
e sarà ancora il mare
a cantare il mio canto.
Io passo nella vita
silenziosa
e colgo il senso.

Oltre le nuvole
trovo il cielo.
Oltre le maschere
trovo un sorriso vero.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 06/04/2010

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Cieli senza colore
Introspezione
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Fiabe nel vento
in questo silenzio
che porta lontano
velieri che sognano
cullati dall'onda.

Sospesi in un miraggio
nuvole e arcobaleni
si inseguono all'orizzonte
tumulti e quiete
in cieli senza colore.

C'è spazio per tutto
nell'anima che scrive
su fogli di dolore
e non parla più.

E in cieli disabitati
dipinge un amore
di gabbiani che seguono
la scia di spuma bianca.

Ma tu aquila fosti
e aquila ormai stanca
ora guardi giù
dal tuo nido di roccia
e da lassù
piccola e lontanissima
appari tu.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 30/03/2010

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Ogni giorno un non ritorno
Introspezione
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Stasera guarderò le stelle
e in silenzio bacerò la luna.

Saluterò il cielo di nascosto
e vedrò le pleiadi infine
impallidire senza felicità
alla luce di un altro giorno
oltre il tuo e il mio confine.

Ogni giorno un non ritorno
pieno del vuoto che verrà.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 22/03/2010

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Vertigine esistenziale
Introspezione
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Anima di nuvole
piange ancora
arcobaleni di sogni
senza parole
oltre la pelle.

Io sono e rimango
vertigine esistenziale
oltre ogni orizzonte.
Il resto è silenzio di cielo
che urla luce di stelle
dai miei occhi
che non puoi guardare
se hai paura di volare ...

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 20/03/2010

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Oltre la voce del silenzio
Introspezione
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Respiro d'aria in voli di gabbiani.
Posto Magico di cielo e mare
con l'Anima per respirare.

E mi perdo con lo sguardo
oltre il mio e il tuo tempo.
Oltre la voce del silenzio.

Gioca il vento coi miei capelli
e arruffa le onde scintillanti.
Due gabbiani giocano col vento
senza rimorsi e senza rimpianti.

Chi ha giocato con la mia vita?
Chi ha schiaffeggiato Amore
su soglia d'anima insanguinata?
In questo quadro perfetto
ora la cornice si è incrinata.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 16/03/2010

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Volo a specchio di cielo
Introspezione
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Lasciami andar via da te e dal dolore
tra ossi di seppia e sabbie dorate
tra stelle marine e conchiglie levigate.

Vedi ... sul filo di perle e musica d'onde
scintillano i pensieri del sole sul mare.
Scaglie d'argento e d'azzurro impazzite
danzano nel vento che ha dimenticato.

E in questo volo a specchio di cielo
i tuoi occhi scagliano bagliori d'anima
e saltellano al sole come lucidi sassi
scivolando veloci tra l'onde stupite.

Dentro un sogno senza sbarre
tra le tue ali e quelle dei gabbiani
ormai nessuno ti vede e ti sente
in giorni di ieri senza più domani.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 10/03/2010

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Destinazione ignota
Introspezione
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Oggi
rattoppo le bianche vele
e aggiungo nuove pagine
alla mia vecchia agenda

destinazione ignota
sarà la mia rotta ora
mi fermerò nel verde
alla periferia del cuore
e canterò una canzone
alla mia solitudine

tu non ti disturbare
mi basteranno le stelle
nel cielo ad ascoltare.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 05/03/2010

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Pensiero stupendo
Introspezione
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Attinge a nuova fonte
la voglia di riscoprire
il gusto dolce e lieve
di viversi e di vivere
oltre ogni soffrire
al di là della siepe
in una alba nuova.

Alla fine della strada trovare
un sorprendente inizio
un pensiero stupendo
che è continuare
per morire costruendo.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 01/03/2010

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Catarsi
Introspezione
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Vento per le ali
e poi ... volare
tra cielo e mare
e sciogliere
la solitudine
nell'onda salata
figlia di oscuri abissi
che brilla
tra la sabbia dorata.

E diventare
rapsodia universale
in armonia col cielo
e la terra, il sole,
l'aria e il mare.

Essere
Anima d'onda
che danza e canta
eco della voce del vento
e bianca ala di gabbiano
che muta fende l'aria
mentre gli occhi silenti
rubano colori al cielo.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 25/02/2010

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Oggi piove dolore
Introspezione
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Sei arrivato all'improvviso
con mille promesse
e falsa luce senza sorriso
in occhi addestrati a mentire.

Ti ho aperto le braccia
come un albero apre
i suoi rami al cielo.
Ma tu non eri il cielo.

Oggi piove dolore
su rami insanguinati
e grandine crudele
su un biglietto scaduto
coperto di lacrime e fango
alla fermata del cuore.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 20/02/2010

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Volo solitario
Introspezione
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Le favole son colori d'anima con ali.
Son voli le favole da vivere da soli.
Son belle le favole finché restano tali
se hanno la leggerezza necessaria
per librarsi da sole nell'aria e volare.

Non fare fuggire mai la poesia
l'incanto del sogno e la magia
nel rumore delle parole dette.
Non dar mai un nome al sogno
lo vedresti disperdere dal vento
come fumo che sale lieve
perché il suo posto è il cielo.

Io so volare
le mie ali volano
sono ali d'aria per l'aria
ma il mio è un volo solitario
un volo che solo il vento può sopportare
un volo a planare nel silenzio senza confini del cielo.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 18/02/2010

Dal sito Scrivere (www.scrivere.info)
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Opera pubblicata nel sito Scrivere.info ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.
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Pausa
Introspezione
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Nel silenzio ho abbattuto barriere
che altri non vedono e non sentono.

Oggi riposo da sola tra i miei pensieri.
Non rubo desideri e seppellisco i miei.

Non desiderare ora è l'unica via.
Se potessi desiderare oggi ... Morirei.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 27/01/2010

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Nude dita tese a cieli ignari
Introspezione
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Nude dita tese a cieli ignari
Son dita sottili questi spogli rami.
Son spariti gli anelli, pegno d'amore!
Solo nude dita tese a cieli ignari.
Niente gioielli su queste mani d'ossa
che invano invocano il calore.
Spento azzurro lascia piovere
folate di fredda luce sulla tua fossa.
Dio ha spento il cielo e il sole ...

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 16/01/2010

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Preghi che il tuo dio ti strappi occhi e cuore
Introspezione
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Nel ricomposto involucro già nuova vita vibra.
Brulicanti larve mangeranno alla tua mensa
e muoveranno per l'ultima volta ogni tua fibra.

E poi marcescente materia di nauseante odore
regalerà vigore a nuovi germogli su rami nuovi
in primavere d'altre vite partorite dal tuo dolore.

Andate e ritorni che non ammettono fermate.
E il treno già passato non l'hai dimenticato.
Peccato che il tuo ricordo non lo farà tornare.

È polvere negli occhi che ti fa lacrimare.
Nel vento che ti scuote respiri il tuo deserto
e preghi che il tuo dio ti strappi occhi e cuore.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 14/01/2010

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Vuoto a perdere
Introspezione
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Lascio il mio cuore come una casa disabitata,
coi teli sui divani e le imposte chiuse ...
Non serve luce a chi sceglie il buio del nulla ...
E il vuoto a perdere di una vita sprecata,
rubata, uccisa e saccheggiata,
diventa bottiglia infranta in mille cocci
taglienti come lame di rasoio ...
Io ci cammino sopra e senza pietà
lacero la carne mia fino al rosso sangue.
Vita persa in questa morte inattesa.
Silente fuoco d'anima che langue ...
Ridammi indietro la mia perduta noia!
Che importa, la sorte mi ha resa
avvezza più al dolore che alla gioia!

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 11/01/2010

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Taglio rami secchi
Introspezione
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A questo fuoco che mi divora l'anima
oggi consegno quel che ieri ho dato
e lascio il tempo a spazzar le ceneri
da seppellir nell'angolo più remoto
lontano dalla vista e dalle lacrime.
Taglio rami secchi e li rivedo in fiore.
E aspiro aria che mi regala fumo.
Ricordo ancora il loro antico odore.
E ascolto il crepitar dei giorni andati.
Giorni su giorni spesi vissuti sudati.
A volte amati e forse anche odiati ...
Si accartocciano ora nel tormento atroce.
E vago nei santuari spogli e sconsacrati
di questa assurda morte senza voce.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 10/01/2010

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Muoiono le parole in un silenzio senza respiro
Introspezione
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Si nasconde, l'anima, ferita e silenziosa,
senza strepiti, senza un lamento!
Immobile in muta e cieca attesa
nella sua tana sotterranea e misteriosa
cela nell'ombra il suo tormento ...

Tornerà, prima o poi, non ora,
un'altra primavera ancora ...

E' del vento gelido questo flebile sospiro ...
Adesso è tempo di dormire per non soffrire.
Muoiono le parole in un silenzio senza respiro.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 06/01/2010

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Andare avanti
Introspezione
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Polvere del tempo brucia e scioglie
lacrime rapprese negli occhi stanchi.

Sbiadite icone su tappeti d'effimere foglie.

Ombre di sogni e d'emozioni tremano
nelle tue mani ferme su fermi fianchi.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 28/12/2009

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Il cielo mi allaga l'anima
Introspezione
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Sulle ali vivo, sulle ali sogno, sulle ali muoio.
Con le ali accarezzo e graffio il cielo.

Questo assurdo meraviglioso eterno
mutevole eppur immobile cielo
sempre sopra di me ...

Guardo oltre l'orizzonte,
la dove gli azzurri di acqua e aria si fondono,
la dove la realtà scivola nel sogno ...
e il cielo mi entra dentro e mi allaga l'anima...

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 11/12/2009

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Si spengono sorrisi tra le tue mani
Introspezione
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Cadono misere tra liquami d'ipocrisia
speranze uccise da occhi che non amano
e si spengono sorrisi tra le tue mani.
Risorgono fantasmi che pareano sconfitti
dagl'oscuri antri di un passato che non muore.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 09/12/2009

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L'oblio
Introspezione
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Scorre lento, scorre lento
il fiume dell'oblio.

Seduta sulla sponda
dimentico i miei rimpianti,
chiedo al tempo giustizia.
Ma la giustizia del tempo
è implacabile e crudele.

Quanta acqua dovrà scorrere
sulle ferite della mia anima
per lavare il sangue,
per lenire il dolore?
Quante lune dovranno
nascere e poi morire,
per asciugare le mie lacrime?

Scorre lento, scorre lento
il fiume dell'oblio.

Un viso, un gesto, una voce...
Un lampo che lacera il buio...
E poi... il fragore assordante
di mille tuoni ferisce il silenzio.

Attonita mi specchio nell'acqua
e tutto scompare nel suo lento fluire.
Precipito in una voragine senza fine:
la fredda acqua ha lavato le ferite.
Resta il vuoto e il lento scorrere
della tua fredda acqua, fiume dell'oblio.

Ora non ho più ricordi,
ora non ho più rimpianti,
solo buio e silenzio e tanto freddo...
Sono un guscio vuoto alla deriva,
una bianca conchiglia levigata dall'onda.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 26/11/2009

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Anima di pietra
Introspezione
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Si spenge sommesso
dietro i rami ancora fioriti
degl'ultimi fiori
l'ultimo raggio di sole
tra nubi di malinconie
che velano i miei occhi stanchi
e riempiono i miei fogli bianchi ...

Oltre la collina restano
tenui bagliori sospesi
come i miei pensieri
e ascolto i rumori del mondo
in un silenzio d'anima impietrita.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 12/11/2009

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Sogno e realtà
Introspezione
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Mi crogiolo nel mio nido
di aspra roccia, dolorosa realtà.

L'anima vaga
percorre onda ad onda
la distanza che separa
il mio seme dalla mia terra.

Lo sguardo raggiunge la mitica vetta
tuonante fucina dei divini fulmini.
L'anima si tinge dei colori dell'alba.
Sogno e annuso avida di vita
l'aria intrisa di lacrime di mare.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 06/11/2009

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La forza di chi è solo
Introspezione
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Quando resti da solo
e tutto si spegne
attorno a te
comincia la vita...

E parli con te stesso
e guardi dietro
la tua porta chiusa
e respiri la tua aria
nel silenzio che è tuo
e tuo soltanto.

Soli, siamo soli.
E' questa la sola
dimensione possibile ...
e allora senti da dentro
questa indicibile assurda verità
e non la temi più ...
L'accetti così com'è
o come deve essere.

Nessuno mi verrà a prendere
in questo deserto arido e silenzioso.
E io inventerò fiori che non esistono
e ne sentirò il profumo.

Qui, in questo attimo irripetibile
attimo mio, solo mio.
Qui sono dove devo essere.
Io solo per me.

E vago
senza cercare nulla
e tutto mi viene incontro.
Mare, il mare, è stato cruciale.
Allevata dall'odio
nutrita dal dovere
educata dal dolore
morta nello schifo della carne
che mi doveva amare.
E niente, niente
ha più importanza ora ...

O forse tutto,
tutto è qui
in questo tempo
che potrebbe essere
solo oblio o sesso
ed è invece vagare
senza cercare una meta
e trovarla inaspettatamente
in questo esistere nel silenzio,
in questo attimo di pausa
dove nessun fantasma
può farmi più paura ormai ...

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 29/10/2009

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Risacca
Introspezione
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Viene, va,
l'onda mai stanca,
l'onda mai uguale
in questo mare da navigare.

E mentre tu uomo, novello Ulisse,
affronti impavido mille perigli
e in terre lontane vai a cercare
quel che nel cuore potresti trovare,
nell'incessante risacca della vita
attendo ogn'ora l'onda che verrà ...
L'onda che mi porterà dove il fato vorrà.

L'anima mia levigo intanto
nella fredda acqua del grande mare
e ne ascolto il dolce canto
imparando l'arte d'amare ...

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 25/10/2009

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Mai più
Introspezione
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Argenteo specchio di cielo
liquido azzurro d'aria
lascia scivolare
sugli ultimi riflessi di moribonda luce
grigi nembi come velieri.

E l'aria piange sommessa lacrime d'ombra
sui colori di ieri presto sepolti
dalle pesanti coltri dei mai più ...

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 23/10/2009

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Illumino il buio con la luce che ho dentro
Introspezione
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Voli di ali ferite fendono
aliti di vento leggero.
Rabbrividisce il sole
nel sudario del cielo.
Avvizziscono corolle
tra i gemiti dei rami.
Sono fiori nati troppo tardi
illusi da mendace primavera ...
Fiori che non saranno mai frutti.

Marina brezza
di sogni salati
e spruzzi d'onda
sono lacrime ingoiate.

Chiudo gli occhi,
respiro la vita
e illumino il buio
che hai lasciato
con la luce
che ho dentro...

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 22/10/2009

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Nella coppa incrinata della nostalgia
Introspezione
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Oggi ho chiuso la porta.
Ho spento la luce
e acceso il silenzio
per ascoltare l'anima
che piange sommessa.

Sorseggio la poesia
nella coppa incrinata
della nostalgia ...

Niente brindisi!
La festa è finita.
Attimi che planano
sulla mia vita.
Come coriandoli
di fine carnevale
imbrattano la via
senza allegria.
E mettono tristezza
come una felicità
a portata di mano
che fugge via ...

Guardo dalla finestra
senza essere vista.
Resto nell'ombra
per serbare la mia luce.

Vicina e irraggiungibile
conservo l'essenza
per non morire.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 20/10/2009

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Vivo il mio autunno
Introspezione
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Soffio di luce affievolisce
in giorni di consumata vita
e si accendono i colori
d'un autunno carico di odori.

Stanchi passi su viali solitari
nel fruscio di foglie in agonia
che rubano tristezza all'anima.

Foglie d'autunno
danzano lievi
come sogni feriti
l'ultima danza
così vicina al volo.

Lunghe file di formiche
in processione mesta
fanno provvista
di tutto quel che resta.

Mi sfiora il vento
e scompiglia pensieri
mentre fuggitive rondini
ricamano l'aria
di vaghi desideri ...

Sento la parola Fine ...
Struggente languore.
Lacrima di rugiada
su perse foglie ...

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 04/10/2009

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Anima tra Cielo e Mare
Introspezione
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Alzo gli occhi e mi perdo ...
Volo astrale in cieli violati
da ali di metallo ...

Nuvole galleggiano
nell'immensità
di azzurri squarci ...
diventano velieri
e draghi e cavalli alati.

Raggi di sole forzano
serrature d'anima
polverizzano pensieri
e illuminano
errori e illusioni
sogni ed emozioni.

Cado giù dal cielo
bianca schiuma vesto l'onda ...
lambisco di carezze la riva stanca
e muoio salsa acqua di risacca
bevuta dall'assetata sabbia ...

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 27/09/2009

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Notte
Introspezione
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Passeggio nel giardino
della mia anima
solitaria e assorta ascolto
il respiro verde delle foglie
e bevo il silenzio
dei pensieri miei.

La notte mi è amica
sempre nuova e antica.
Mi mostra la sua luna
in quest'ora spenta.

E sento i sogni di chi dorme
che mi sfiorano la fronte.

E in questo presente di pietra
non aspetto nessun domani.

Il tempo divora questa vita
che corre sul filo
di domande senza risposta
e il fiume di sangue
scorre sotterraneo
come acqua nascosta
nelle viscere della terra.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 15/09/2009

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Eppure ho vissuto
Introspezione
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Eppure ho vissuto
anche di niente
in un tutto
che non mi appartiene
e ho percorso strade
senza ritorno.

Ho preso treni
che non fanno mai fermate.
Ne ho persi altri
che non ho più ritrovato.

Eppure ho vissuto
in silenzio
senza far rumore
con l'anima fra i denti
e un singhiozzo in tasca.

Eppure ho vissuto.
Ho chiuso i pugni
e ho sorriso.
Davanti al boia
ho tenuto
gli occhi aperti
senza paura.

Eppure ho vissuto
e ho amato
e odiato.

Eppure ho vissuto
nel buio più profondo
camminando a tentoni.

Eppure ho vissuto
nella follia
e nella ragione.

Ho spalancato porte
che nascondevano
dolore e morte.

Ho aperto finestre
su mondi inimmaginabili
e mi sono immersa
nella frammentazione
dell'essere.

Eppure ho vissuto
e ho provato pietà
per assassini ladri
e derelitti.

Ho accarezzato esseri
che di umano
avevano solo il nome.

Ho conosciuto
l'odore immondo
dell'abbandono.
Ho abbracciato
pluriomicidi
e li ho amati.

Eppure ho vissuto
fino in fondo
quando non esistere
era l'essenza.

Il dolore è di tutti,
la gioia è di pochi.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 02/09/2009

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Come seme caduto nella roccia
Introspezione
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Come seme
caduto nella roccia
aspetto invano
un colpo di vento
che mi spinga
in un soffice letto
di fertile terra.

Allora germinerò
con tutta la forza
che ho dentro
e la mia dura scorza
finalmente esploderà
liberando l'anima imprigionata.

E avrò foglie verdi di speranza
e i miei fiori profumeranno
fino a stordire la tua anima.
Avrò rami nodosi e forti
e salde saranno le mie radici.
Sarò nido sicuro per gli uccelli
e nutrirò api e farfalle.
Le mie folte fronde
vinceranno ogni tempesta.
Sarò ombra per chi vorrà riposare.
E i miei fiori fecondati dall'amore
saranno dolci succosi frutti
che disseteranno il viandante.

Finalmente
la fluida linfa vitale
della mia poesia
nutrirà le avvizzite foglie
del tuo deserto dell'ormai
e infinite albe seguiranno
questo tuo tramonto
che sembra non finire mai...

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 14/08/2009

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