martedì 25 giugno 2019

Luce e ombra

Luce e ombra
-riflessi-

in smeriglio d'acqua
il cielo

sagoma
fatta di vento
che increspa
superficie d'onda

e il sole s'insinua
tra le parole
e il vuoto
d'un amore.

-Penombra-
tra la luce e la tenebra
in chiaroscuro d'anima

nell'effimero arcobaleno
del sublime

ponte
tra terra e cielo

e ai suoi piedi
lo spazio immenso
-sconvolgente-
del sogno

Copyright©2011 Grazia Longo

Arcobaleno d'anima


-Penombra-
tra la luce
e la tenebra

in chiaroscuro
d'anima

nell'effimero
arcobaleno
del sublime

ponte
tra terra e cielo

e ai suoi piedi
lo spazio immenso
-sconvolgente-
del sogno ...

Copyright©2011 Grazia Longo

INVISIBILE

Ho ucciso Dionisio
alla sua festa
avvelenando il vino

ho ferito a morte
Ermes
mentr'era in volo

ho spento Apollo
nel posacenere nero della notte

ho chiuso le mie mani
stretto i pugni
e i denti
fino a farmi male

ho ammazzato le Muse
strangolate ad una ad una
e fatte a pezzi

ebbene lo confesso
ho anche un po' goduto
assieme al pianto
e al sangue

e ho sorriso alla mia morte
indomita e indomabile
mi sono uccisa
senza un lamento
e spirando
ho distrutto
un alito d'eterno

solo fuoco e fiamme
e poi cenere spenta
senza strepiti
né fumi

sono morta
senza tomba
né funerali

solo il mio dolore
e un sorriso
assieme al mio pianto.
Invisibile.
by © Grazia Longo
25/06/2014

lunedì 13 maggio 2019

Quintessenza

"Luna ...
come fosse Sole ...
Passaggi, transiti
tra due mondi
e, forse, mille altri.
Ancora Caronte
a traghettarmi l'anima.
O le mille anime
che m'attraversano.
Oggi come ieri,
risacca che,
instancabile, s'infrange,
muore e rinasce,
ma, ogni volta,
è un po' diverso."
© Grazia Longo
Tutti i diritti riservati
by © Grazia Longo

Karma

Sono stata una ribelle

e non me ne pento.

Avevo da percorrere strade

che i miei avi non avevano

neppure immaginato.

Ma io,

non ero ancora nata,

e già le sognavo.

13 maggio 2015
by © Grazia Longo

domenica 12 maggio 2019

Come nessuna

Di te amai, come solo

una madre può amare,

quel bimbo ucciso in culla

dal mostro che ti abita.

T'amai fino a morirne.

Per te attraversai l'inferno

con l'anima tra i denti.

E lì trovai

la bimba che son stata,

accovacciata,

abbracciava le sue gambe

col capo chino e le ginocchia

genuflesse al petto.

Rinassi dal suo sguardo

dal basso in su

che mi travolse.

Aveva la forza prepotente

d'un tenero virgulto

che buca l'asfalto.

La forza della vita!

La luce sua mi avvolse,

m'inondò e travolse.

E gorgogliò la fonte oscura

d'incontaminate gocce

di lacrime e d'ambrosia.     

Adesso il mio sguardo

t'attraversa da parte a parte

ma io più non ti vedo.

Eppur t'amai,

come nessuna.

13 maggio 2018

© Grazia Longo

domenica 5 maggio 2019

Satira estemporanea

Vetrine cibernetiche
a mostrar di sè
quel che non ci appartiene!

Tra battiti di dita,
il nero d’una tastiera
e simbolismi appesi
a sconnesse frasi
per far bella mostra
di mercanzia avariata.

Che importa se è scaduta? Cambierem la data!

Copyright©2011 Grazia Longo

sabato 9 marzo 2019

Puntare al cielo

Una scala,
anche vecchia,
anche sgangherata,
per superare il muro grigio
e far quel che fanno gli alberi:
crescere in verticale,
senza strisciare
e puntare al cielo!

2013© Grazia Longo

Non si sporca il sole

Il sole,
in una pozzanghera,
non si sporcherà mai
di fango.

La pozzanghera,
semmai,
s'invaghirà di cielo,
e si vestirà di luce.

2013© Grazia Longo

Ho seminato

Ho seminato fiori
per vincer con la vita la morte.

Avrei fatto l'amore
se solo avessi avuto amore.

by © Grazia Longo

FRAMMENTI

FRAMMENTI
“Fino a quando
tu sarai Tutto,
io sarò Nulla.

Dovrò cancellarti
per ricominciare a vivere.”

Da: “L’amore è un’altra cosa”
by © Grazia Longo

Aborto

Rifiuto del ventre
morte prima di vivere
da scontare per sempre morendo, vivendo.

Copyright©2011 Grazia Longo- inedita
Tutti i diritti riservati - All rights riserved

Narciso

Ah, Narciso,
che stai a rimirarti
nel tuo immoto stagno.
Instancabile, insaziabile
ti cibi ingordo
della tua immagine riflessa.

Io non sarò Eco
a morir nelle tue parole,
né la bella cortigiana
a celebrar la tua vanagloria.
Giammai accetterò
i tuoi sorrisi di plastica,
né mi farò incantare
dalla paccottiglia
delle tue false parole.
Sarò lo specchio
del tuo vertiginoso vuoto.

Forse t'amerò,
o Narciso,
un giorno, ma da morto, 
quando sarai diventato
un piccolo, effimero fiore
e sentirò da lontano
il tuo bianco odore!
© Grazia Longo

giovedì 7 marzo 2019

La vera festa

LA VERA FESTA

La vera festa, per l'umanità,
sarà quando non ci sarà più
nessuna donna discriminata
in famiglia, sul posto di lavoro,
per strada, in nessuna ora
del giorno e della notte

La vera festa, per l'umanità,
sarà quando non ci sarà più
nessuna donna uccisa
perchè considerata
un oggetto di proprietà.

La vera festa, per l'umanità,
sarà quando non ci sarà più
nessuna donna costretta
a vendere il proprio corpo
per sopravvivere.

La vera festa, per l'umanità,
sarà quando non ci sarà più
nessuna donna picchiata,
offesa, umiliata, sporcata,
per il suo sesso.

La vera festa, per l'umanità,
sarà quando finalmente
non ci saranno più individui
che usurpano l'appellativo di uomini
ma che uomini non sono diventati mai.

La vera festa sarà quando l'umanità
sarà fatta di uomini e donne
veramente liberi dai pregiudizi di genere.

2013© Grazia Longo

Strane creature (i poeti)

Che strane creature ...
i poeti ...

t'amano
senza toccarti

ti vedono
senza guardarti

ti sognano
senza dormire

ti cantano
senza la voce

ti parlano
senza dire
il tuo nome

perché per loro
tu sei
Puro Amore ...

2013© Grazia Longo

venerdì 1 marzo 2019

Senza più vento

S'incendia
il ramo,
e si torce,
in controluce.

L'ombra
s'innamora
del sole,
e, di cielo,
riluce.

Ragnatele di vita,
tra le fessure
del tempo.

Il resto
è solo buio,
senza più vento...
1 marzo 2013
Copyright© Grazia Longo

giovedì 28 febbraio 2019

Prima che venga notte

Romantici incontri
di cielo e di terra.

Riverberi di nuvole
che l'ombra invano
vuol abbracciare.

Ogni giorno è un altro.
Ogni giorno è l'ultimo.

Nell'attimo sospeso
l'eternità d'un bacio.

In un grido di luce
s'assopisce il tempo
prima che venga notte.

1 marzo 2013
Copyright© Grazia Longo

D'infinito ritorno

D'infinito ritorno
questo andare senza partire

Questo lento e inesorabile
macerarsi
in malinconie di vento

Questo dissolversi
in pioggia sottile

Questo perdersi
in pensieri d'altura

Sciogliendosi in singulti
di primavera

Come neve al sole.

by © Grazia Longo
28 febbraio 2014

Haiku

Haiku
E' fredda l'acqua
ora che il sole è spento
fuma il camino
© Grazia Longo

Haiku

Giovane donna
guarda dalla finestra
Luce nel buio
© Grazia Longo

mercoledì 20 febbraio 2019

Ritorni d'infanzia



Un piccolo mondo incantato
quasi una gabbia antica
quando l'altrove era soltanto 
un sogno di bambina.


Quanto piccoli sono ora 



i passi che lo misurano 

ché diventa difficile 



restarci dentro!



E quanto grande 



è la sua poesia



adesso che l'altrove mi abita 



ed è nelle mie mani 



l'infinito spazio dell'irraggiungibile



oramai raggiunto!"

giovedì 7 febbraio 2019

Mentre il sole muore

Quante emozioni
sfuggite alla penna
sono rimaste sepolte
in fondo all'anima ...

Quanti giorni pieni di sole
sono rimasti bui
per il seme che dorme
dentro al solco

Quanti occhi di bimbi
non si sono mai
aperti al mondo
perché nessuno
li ha voluti amare

Quante mani invano
attendono altre mani
e raccolgono vento
nella solitudine della tempesta

Quanti sogni non sognati
restano orfani nel cassetto
in fondo alla vita

Quanti sorrisi spenti
tra cumuli di parole
e vaghe illusioni d'avvenire!

Pozzanghere limacciose
che s'invaghiscono di cielo ...
Riflessi di luce nel fango bigio
mentre il sole muore
nelle pieghe dell'anima
lanciando inutili bagliori.

Copyright©2013 Grazia Longo

martedì 5 febbraio 2019

Sono mare, sono cielo


E' terra di nessuno, il mare.
E' mare di nessuno, il cielo.

"Sono mare, sono cielo."

by © Grazia Longo

Silenzi

Silenzi ... silenzi ...
che diventano rugiada
sui bocci d'avvenire.

Quanta vita c'è in un silenzio
che lacera l'anima?

Quanto silenzio c'è nelle parole che non pronunceremo!

Quanta preghiera c'è
in questa bestemmia
d'esser nudi, come vermi,
di fronte ad un destino
che non ci merita?

by © Grazia Longo

Vestita di bianco

Vestita di bianco
andavo incontro a te

Hai sigillato il mio dolore
in un silenzio.

Copyright©2011 Grazia Longo- inedita
Tutti i diritti riservati - All rights riserved

sabato 12 gennaio 2019

Calice vuoto


Silenzio, come un drappo
a celar ferite che neanche
la morte potrà guarire

Silenzio, come un bacio,
l'ultimo, e già lo sai
quando lo dai

Silenzio, intriso d'urla
in mute labbra

In pallido volto
l'ombra dei solchi
di perduti giorni
su spiagge senza ritorni

Mi resta il mare
tra le rive e un sogno
soffici riflessi in ferme acque
di terre da riporto
ove orme aliene si mescolano
e si confondono nell'ieri.

Mentre affastellati raggi,
come spighe mature
m'affollano le braccia,
bevo inganni notturni
tra stridii della pennuta amica
che canta la notte
senza interrompermi la voce.

Mi resta il gesto, in mano,
e un calice vuoto
nell'attesa estrema d'un volo.
© Grazia Longo
Gennaio 2014