domenica 17 giugno 2018

Misteriosa luna

"Così lontana,
tu, misteriosa luna,
che abiti le mie notti chiare,
eppur,
così vicina alla mia anima,
che mi cammini accanto
e mi rischiari il cielo,
mentre le impallidite stelle
si nascondono,
-ad una ad una-
dietro ai miei pensieri
ed io, mi perdo
nel vibrare dell’universo.

Ed io stessa, vibro e tremo,
in ginocchio,
su ogni umano dolore.

Distillo di nascosto,
mistici istanti,
fatti di silenzio,
mentre la civetta,
nell’ombra,
canta la sua canzone
triste e acuta,
con la sua voce chiara,
come te, mia luna …"

© Grazia Longo

giovedì 14 giugno 2018

Perduto amore

Smeriglio d'onda
canta in superficie.
Si scioglie, il sole,
in sinfonie di luce,
mentre arcani abissi
attraversano i silenzi
e ti guardano, assorti,
da lontano, all'ombra
d'un perduto amore.
© Grazia Longo

Tramonto sul mare

Grande sole
che t'immergi lento,
con la tua brace
riverberante luce
nella buia liquidità del mare,
trapassando impavido
ogni orizzonte
mentr'arde ancor di te
la pelle mia
e il mio povero cuore,
ormai vinto e spento,
annega piano
nell'abisso dell'infinito nulla.
© Grazia Longo

Di luce

E' suono di luce
sulla pelle
questo sole
al mattino
canto risponde
di luce
dal fondo dell'anima
nel silenzio sommesso del cuore
non un suono oltre l'inno dei voli
s'aprono nuove corolle
al nuovo giorno
e all'amore
sul mare c'attende
ora piatto e lucente
è luce rosata
che s'aggruma
e poi si scioglie
e ancora canta
mai stanca
la luce sul mare
mi scioglie
dall'ombra che s'attarda silente
nelle pieghe delle vesti leggere
negli angoli tristi della stanza
e io m'avvio verso il sole
nuda
m'accoglie
vestita di luce
l'onda iridata
che danza
m'accoglie
col suo canto.
Di luce.
by © Grazia Longo

giovedì 7 giugno 2018

Oltre le mie parole

Ho molti silenzi
tra le mie parole.
Tu puoi udire,
amare, odiare,
stracciare,
o anche,
rubare le mie parole,
e perfino spacciarle per tue.
E venderle,
al migliore offerente,
o pagar qualcuno,
per sentirti
qualcun'altro  da te.
Ma, bada bene,
non potrai mai
rubar i miei silenzi,
né giammai, leggerli,
tra le righe.
Perché quegli stessi silenzi,
che generano le mie parole,
sono ineffabili e imprendibili.
E proprio in quei silenzi,
io resto,
quando la città
è espugnata e vinta.
Lì sopravvive la mia anima.
In eterno.

by © Grazia Longo