"Voglio che tu tremi, leggendomi, come tremo io, scrivendomi ..." Copyright©2011 Grazia Longo (Opere pubblicate ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni.La riproduzione, anche parziale, è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge. Qualsiasi opera dell’ingegno è tutelata da Licenza CC, con esclusione di riproduzione senza corretta attribuzione.) Buona lettura! Grazia Longo
venerdì 26 dicembre 2014
giovedì 6 novembre 2014
giovedì 2 ottobre 2014
"Fragile" by © Grazia Longo
Fragile come vetro
io, creatura diafana,
divenni nera ossidiana
e punta di lancia
arcaica e dura
per sopravvivere
col mio scheletro d'ossa
malgrado il mio tenero cuore
che ancor si commuove,
ora come allora,
per una piccola cosa
che nessuno vede,
che nessuno sente,
che nessuno sa.
by © Grazia Longo
martedì 12 agosto 2014
martedì 29 luglio 2014
Amore oltre by © Grazia Longo
Troppo angusto è
lo spazio d'una vita
per il mio amore.
T'amo di più
nei miei pensieri,
nei sogni ... poi ...
è l'apoteosi!
Disgiunti i nostri corpi
per non perderti
dentro l'anima.
Rifiorisci perpetuo
e m'inebri.
E mi resti
dentro
infinito
infinito
in eterno.
by © Grazia Longo
sabato 3 maggio 2014
Sopravvisse l'anima by © Grazia Longo
Aveva sete,
aveva fame.
Le offrirono
acqua e cibo.
Bevve avidamente.
Mangiò con voracità.
Voleva salvarsi
dal vuoto.
Ma l'acqua
puzzava di menzogna
e il cibo,
il cibo era avvelenato.
Morì per sempre
nel suo corpo
che fu culla e bara.
Sopravvisse l'anima.
by © Grazia Longo
Piccole Emozioni by © Grazia Longo
Piccole gemme vive
palpitanti
controluce
contro il cielo
su esili steli
innamorati di vento.
In chiaroscuri d'anima
arcobaleni intrisi
di pioggia e sole.
Piccole Emozioni
Surrealtà by © Grazia Longo
Surrealtà
Sospeso lo scafo
ha l'immobilità della notte
mentre naviga
nel blu dell'anima
senza cielo
senza mare
senza confini
Sento
Sospeso lo scafo
ha l'immobilità della notte
mentre naviga
nel blu dell'anima
senza cielo
senza mare
senza confini
Sento
in orizzonti sommersi
un silenzio assordante.
by © Grazia Longo
un silenzio assordante.
by © Grazia Longo
venerdì 11 aprile 2014
L'urlo d'uno sguardo
Lacerò il silenzio,
l'urlo d'uno sguardo.
Uno solo,
quasi impercettibile,
nell'ombra assopita
delle lunghe ciglia.
Un rigurgito d'infinito
nella polvere di sentieri
dimenticati tra i rifiuti.
Una scia nel mare,
d’uno scafo alla deriva,
senza più vela.
Un piccolo guizzo,
nelle crepe del muro grigio.
Forse un ragno,
o sol l’oscillar, nel vento,
della sua tela.
by © Grazia Longo
Delirante amore
Delirante amore
Correva incontro a Lei
-questo era tutto-
la strada sembrava cielo,
o mare,
senza corsie preferenziali
senza semafori
senza segnali.
Stringeva il volante
e poi lo lasciava andare.
E i piedi,
i piedi ...
acceleratore, freno, acceleratore,
acceleratore,
sorpasso,
acceleratore, acceleratoree ...
La vita nei piedi,
la morte tra le mani.
La musica della sua voce
che diceva:
"Presto, vieni,
ti voglio amare.
Ora."
inedito forever-tutti i diritti riservati-
(brandelli d'un romanzo che non pubblicherò)
by © Grazia Longo
Correva incontro a Lei
-questo era tutto-
la strada sembrava cielo,
o mare,
senza corsie preferenziali
senza semafori
senza segnali.
Stringeva il volante
e poi lo lasciava andare.
E i piedi,
i piedi ...
acceleratore, freno, acceleratore,
acceleratore,
sorpasso,
acceleratore, acceleratoree ...
La vita nei piedi,
la morte tra le mani.
Un brivido
lungo la schiena
che lo percorreva tutto,
come un fiume in piena.
Tutto il resto era musica
Musica che gli penetrava l'anima.La musica della sua voce
che diceva:
"Presto, vieni,
ti voglio amare.
Ora."
inedito forever-tutti i diritti riservati-
(brandelli d'un romanzo che non pubblicherò)
by © Grazia Longo
lunedì 24 marzo 2014
Amara verità by © Grazia Longo
E tu, cielo maestoso e osceno
tu, nero graffito di stelle
inchiodate a questi occhi
graffiati di lacrime e d'orrore!
T'amai, m'amasti ...
in frantumi di speranze stantie.
in frantumi di speranze stantie.
Maschere si sciolsero come cera
dentro all'incendio dell'anima mia
mentre tizzoni spenti
di denti alieni mimarono sterili sorrisi
in cornucopie colme di ogm splendenti.
by © Grazia Longo
dentro all'incendio dell'anima mia
mentre tizzoni spenti
di denti alieni mimarono sterili sorrisi
in cornucopie colme di ogm splendenti.
by © Grazia Longo
mercoledì 19 marzo 2014
Per Sempre by © Grazia Longo
Il suo cuore aveva deciso
di vivere in quel sogno.
La pelle gli dava ragione.
La memoria restava incastrata
tra la pelle e il cuore.
Aveva deciso
di restare in quel sogno.
Irreparabilmente.
Di perdersi.
E di morirci dentro.
by © Grazia Longo
di vivere in quel sogno.
La pelle gli dava ragione.
La memoria restava incastrata
tra la pelle e il cuore.
Aveva deciso
di restare in quel sogno.
Irreparabilmente.
Di perdersi.
E di morirci dentro.
by © Grazia Longo
mercoledì 12 marzo 2014
Nostalgia (Canzone alla mia amica) #Persemprenelmai. by © Grazia Longo
Nostalgia...
mi morde il cuore
di quel sorriso
delle sue mani
e l'entusiasmo dei suoi occhi
la sua rabbia
lei non voleva andare via
dalla sua vita
voleva mangiarla a morsi
come una mela rossa
e prenderla a calci quella sua morte
che le sbavava nelle vene
lei era la mia amica.
e non ha smesso mai.
mi manca
ma non è mai andata via
dalla mia vita.
#Persemprenelmai.
by © Grazia Longo
#Persemprenelmai.
by © Grazia Longo
"E fui niente" by © Grazia Longo
E fui niente
Nessuno udì il mio grido.
La mia anima non aveva voce.
Nessuno vide il mio pianto.
I miei occhi non avevano lacrime.
Qualcuno guardò i miei fiori
e ne sentì appena l'odore.
Tu mi regalasti l'inganno delle parole
io ti restituii il silenzio dell'amore.
Fu tutto quello che restò,
di me, quando me ne andai.
Silenzio.
E fui niente.
by © Grazia Longo
Nessuno udì il mio grido.
La mia anima non aveva voce.
Nessuno vide il mio pianto.
I miei occhi non avevano lacrime.
Qualcuno guardò i miei fiori
e ne sentì appena l'odore.
Tu mi regalasti l'inganno delle parole
io ti restituii il silenzio dell'amore.
Fu tutto quello che restò,
di me, quando me ne andai.
Silenzio.
E fui niente.
by © Grazia Longo
Canzone in cerca d'autore #Persemprenelmai.
La mia Canzone in cerca d'autore
Ho abbandonato l'amore
ormai da tempo.
Ma lui non vuol saperne d'abbandonare me.
Allora resta tutto un sogno,
sempre lo stesso,
che diventa un incubo ad occhi spalancati
quando mi sveglio e so che non c'è stato mai
e mai ci sarà
quell'attimo d'eterno che mi vive dentro
fatto solo di me e della mia anima.
Per te, senza te.
Per sempre, nel mai.
by © Grazia Longo
martedì 11 marzo 2014
sabato 8 marzo 2014
La Grande Bellezza by © Grazia Longo
La Grande Bellezza
Ho come l'impressione che questo film, in realtà, si sia fatto da solo, come se, ad un certo punto, si fosse trasformato in qualcos'altro da quello che era il progetto originario, pur finendo per dire, alla fine, tutto quello che l'autore voleva dire.
Anzi, che abbia finito così, per dire molto di più.
La bellezza è sotto gli occhi di tutti, ma non tutti riescono a coglierla nella sua pienezza.
Poiché la bellezza vuole per specchio l'anima di chi guarda, che non sempre è disponibile.
La bellezza non è isolata, né statica.
È mescolata alla vita di tutti i giorni, ai suoi aspetti più insignificanti, alla vacuità dell'apparenza, anzi, è proprio nel vuoto-pieno dell'apparenza che essa si fa spazio e trionfa.
La bellezza riesce a venir fuori quando noi molliamo le redini, anzi, quando scendiamo dal cavallo e restiamo stupiti (e forse anche un po' stupidi) a guardare il cavallo correre per la prateria, finalmente libero.
Questo film non si fa domande, non cerca risposte, non esprime esplicitamente una morale. Eppure, vedendolo, si va a cercare la morale. Si finisce per farsi delle domande, si desiderano delle risposte ...
Ma la bellezza lascia porte aperte, penetra, sorride, fa silenzio nel fragore del nulla, a volte viene partorita proprio dalla sofferenza e nutrita dalla mancanza. Da quello che avrebbe potuto essere e non è stato.
Il disprezzo e forse anche lo sgomento che questo film suscita in alcuni è dovuto proprio a questo suo averci a che fare con l'inconscio, a questa sua mancanza di confini, alla presenza di aspetti ambivalenti e contraddittori della nostra esistenza, alla sua ineffabilità.
Per questo il film non è fatto per chi ha bisogno di confini netti, o perlomeno disturberà, in qualche modo, questi soggetti.
Quando l'ho visto per la prima volta, circa 5 mesi fa, mi ha subito letteralmente rapito ed ho cominciato ad avere vari contraddittori in famiglia e non.
Ma, io che ho a che fare con l'inconscio da mattina a sera, ne avevo subito percepito la grandezza.
E sono sicura che si tratta di un'opera che resterà grande nel tempo, anzi, accrescerà sicuramente il suo valore, col tempo.
Di certo l'autore ha amato profondamente questa sua creatura, al punto di averla lasciata libera di esprimersi da sola. Ed è così che è nato un capolavoro.
by © Grazia Longo
Ho come l'impressione che questo film, in realtà, si sia fatto da solo, come se, ad un certo punto, si fosse trasformato in qualcos'altro da quello che era il progetto originario, pur finendo per dire, alla fine, tutto quello che l'autore voleva dire.
Anzi, che abbia finito così, per dire molto di più.
La bellezza è sotto gli occhi di tutti, ma non tutti riescono a coglierla nella sua pienezza.
Poiché la bellezza vuole per specchio l'anima di chi guarda, che non sempre è disponibile.
La bellezza non è isolata, né statica.
È mescolata alla vita di tutti i giorni, ai suoi aspetti più insignificanti, alla vacuità dell'apparenza, anzi, è proprio nel vuoto-pieno dell'apparenza che essa si fa spazio e trionfa.
La bellezza riesce a venir fuori quando noi molliamo le redini, anzi, quando scendiamo dal cavallo e restiamo stupiti (e forse anche un po' stupidi) a guardare il cavallo correre per la prateria, finalmente libero.
Questo film non si fa domande, non cerca risposte, non esprime esplicitamente una morale. Eppure, vedendolo, si va a cercare la morale. Si finisce per farsi delle domande, si desiderano delle risposte ...
Ma la bellezza lascia porte aperte, penetra, sorride, fa silenzio nel fragore del nulla, a volte viene partorita proprio dalla sofferenza e nutrita dalla mancanza. Da quello che avrebbe potuto essere e non è stato.
Il disprezzo e forse anche lo sgomento che questo film suscita in alcuni è dovuto proprio a questo suo averci a che fare con l'inconscio, a questa sua mancanza di confini, alla presenza di aspetti ambivalenti e contraddittori della nostra esistenza, alla sua ineffabilità.
Per questo il film non è fatto per chi ha bisogno di confini netti, o perlomeno disturberà, in qualche modo, questi soggetti.
Quando l'ho visto per la prima volta, circa 5 mesi fa, mi ha subito letteralmente rapito ed ho cominciato ad avere vari contraddittori in famiglia e non.
Ma, io che ho a che fare con l'inconscio da mattina a sera, ne avevo subito percepito la grandezza.
E sono sicura che si tratta di un'opera che resterà grande nel tempo, anzi, accrescerà sicuramente il suo valore, col tempo.
Di certo l'autore ha amato profondamente questa sua creatura, al punto di averla lasciata libera di esprimersi da sola. Ed è così che è nato un capolavoro.
by © Grazia Longo
domenica 19 gennaio 2014
Frammento d'eterno by © Grazia Longo
C'è una parola
un urlo incagliato
in fondo all'arsa gola
una bestemmia c'affoga
nell'onda furibonda
c'adesso s'infrange
qui d'appresso
latrando rabbiosa
sul muro di cemento e rugginoso ferro
inutile baluardo
inerte e fermo
a contrastar inezie di pessima fattura
così uguali a
quel tuo muro grigio d'inutile peccato.
Frammento inedito
by © Grazia Longo
-tutti i diritti riservati-
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mercoledì 1 gennaio 2014
"Trasloco sogni" by © Grazia Longo
1 Gennaio 2014
Le tue dita
tra
i miei capelli.
I tuoi occhi
piantati
nei miei occhi.
Lame affilate.
Dentro l'anima.
Fiati intrecciati
nel silenzio.
Il Paradiso
al posto del cuore.
by © Grazia Longo
Aforisma 3 (derivato dall'aforisma 2)
Aforisma 3
(derivato dall'aforisma 2)
1 Gennaio 2014
La vita è reiterata separazione.
La morte è la mancanza d'un addio.
by © Grazia Longo
Aforisma secondo by © Grazia Longo
Aforisma 2
1 Gennaio 2014
La vita è comunque
separazione.
Il dolore è nella
mancanza d'un addio.
by © Grazia Longo
Pagina Bianca by Grazia Longo
1 gennaio 2014
La vita è nei passi che fai.
L'orma che lasci
è
un effetto collaterale.
by © Grazia Longo
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