venerdì 11 aprile 2014

L'urlo d'uno sguardo


Lacerò il silenzio, 
l'urlo d'uno sguardo.

Uno solo, 
quasi impercettibile,
nell'ombra assopita 
delle lunghe ciglia.

Un rigurgito d'infinito 
nella polvere di sentieri 
dimenticati tra i rifiuti.

Una scia nel mare, 
d’uno scafo alla deriva,
senza più vela.

Un piccolo guizzo, 
nelle crepe del muro grigio.

Forse un ragno, 
o sol l’oscillar, nel vento, 
della sua tela.

by © Grazia Longo

Delirante amore

Delirante amore

Correva incontro a Lei 
-questo era tutto-

la strada sembrava cielo, 
o mare,
senza corsie preferenziali 
senza semafori
senza segnali.

Stringeva il volante 
e poi lo lasciava andare.


E i piedi,
i piedi ...
acceleratore, freno, acceleratore,
acceleratore,
sorpasso,
acceleratore, acceleratoree ...


La vita nei piedi,
la morte tra le mani.


Un brivido 
lungo la schiena
che lo percorreva tutto,

come un fiume in piena.

Tutto il resto era musica
Musica che gli penetrava l'anima.

La musica della sua voce
che diceva:
"Presto, vieni, 

ti voglio amare.
Ora."

inedito forever-tutti i diritti riservati-
(brandelli d'un romanzo che non pubblicherò)

by © Grazia Longo