lunedì 25 aprile 2011

Poesie di Grazia Longo (DONNE)



Poesie di Grazia Longo nella categoria Donne
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Il frutto proibito
Donne
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Ho mangiato il frutto proibito
nel giardino dell'eden.

Non ho rimorsi, non ho rimpianti.
Forse ora vivo nel peccato.

Se è peccato,
la mia sete di conoscenza.

Non mi pento
non mi dolgo.

Non torno indietro.
E se tornassi, lo rifarei.

Mille volte, e poi,
mille volte, ancora.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 26/01/2011

Dal sito Scrivere (www.scrivere.info)
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Opera pubblicata nel sito Scrivere.info ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.
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La solita sporca storia (Incesto)
Donne
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Alba riposa nel buio della notte
sotto un'umida coltre scura.
Dorme il ricordo d'un sole
che è morto nelle sue mani.

Turpi mani che hanno violato un corpo
e ucciso l'anima di tutte le donne.
Artigli su vita senza domani.

Vita marcescente
di rubate carezze
di vuote parole
di facili promesse.

Solo bugie e compromessi
che il tempo risputerà
sulla solita sporca storia
in scenari uguali e diversi.

Passato e Avvenire
rottami di voli interrotti
sparsi nell'aria senza spari.

Al di là del torto e della ragione
nelle fosse della memoria
giacciono freddi corpi riversi
uccisi dalla deflagrazione
di mortali silenzi.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 22/12/2010

Dal sito Scrivere (www.scrivere.info)
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Come Cerere
Donne
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Piegate labbra
inseguono
remoti sorrisi.

Ombre artigliano
la fioca luce.

Morbide mani
recano lievi
tra affusolate dita
due dorate spighe
fragili e preziose.

Di tutti i Segreti
il più misterioso:
La Vita.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 12/12/2010

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La mia storia di donna non è finita
Donne
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Affidai la mia vita
a un dio crudele.
I fili della mia vita
in mano sua.
Un dio bugiardo
che mentiva amore.

Era Luce di Tenebra
luce d'abisso
fatto di carne
e di menzogna.

Vagavo nel Buio
incontro al Nulla

Avevo tanta luce dentro
ed ero cieca.

Avevo l'Infinito tra le mani
e non lo sentivo mio.

Il mio corpo è fragile
l'Anima no.

Ho sfidato questo Dio.
Io, guerriera di luce senza spada
ho ancora i miei sogni intatti.
Di questo io vivrò.

Non mi arrenderò
all'Ombra
in cerca di ricordi.

Non voglio arrendermi.
Non sarò mai
un automa senza volontà.

Ritroverò
l'Amore e la Pietà
il Dolore e la Speranza.
Ritroverò la mia Verità.

Il tempo si è fermato
l'ho sconfitto ormai
anche se non lo sa
e continua a ridere di me.
Crede di aver vinto già
ma il mio cuore
batte ancora.

Vivo
e combatto per il mio cielo
con la mia storia
la mia poesia
la mia memoria.

Con tutta la mia vita.
La mia storia di donna
non è ancora finita.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 07/12/2010

Dal sito Scrivere (www.scrivere.info)
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Ah! sakineh!
Donne
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Ho tante pietre acuminate
impigliate nel cuore.

Faccio fatica ad alzare
i miei piedi da terra.

Oggi sono stanchi del peso,
i miei passi.

Affondano in un fango
che ha per nome dolore.

E i miei pensieri
sono lucidi sassi
levigati dall'onda
d'instancabile odio.

Sabbie mobili
in secoli di storia
che si ripete,
come un disco incantato.
(Mai del tutto rotto)

Vergogna sparsa nei secoli,
assieme a lacrime e sangue
e urla strozzate,
in gole soavi.

In nome di un dio che veste
i panni crudeli di turpi menti.

Ho sabbia pungente
negli occhi
e pensieri di pietra
mi frullano in testa.

Ho lacrime amare
nelle mie mani graffiate
dalle mie stesse unghia.

Ho stretto i miei pugni,
pensando ai solchi di frusta
sulla tua candida pelle.

E ho il rugginoso sapore
del mio sangue, nella bocca.

Ho morso le mie labbra
pensando al tuo dolore.

Ma nelle mie tasche vuote
ho il vento della libertà.

E ho un arco teso,
nelle mie mani d'amazzone.

Lo userò per scagliare parole,
come lance e frecce e dardi.

Fossi madre di quei
lanciatori di pietre,

o di tutti quei vili
che stuprano anime
e corpi di donna,

maledirei i mie figli
e li consegnerei all'inferno
d'una vita
senza l'amore di madre,
in eterno.

No, tu non morirai,
non morrai Sakineh!

Tu sei ogni donna
che cammina libera,
in ogni strada del mondo.
Donna d'ogni tempo.

E noi donne siamo,
e saremo tutte,
sotto ogni pioggia
di pietre.

Saremo lì,
tutte,
sotto le pietre
dei mostri,
così lontani
da qualunque dio,
stanotte.

E ogni notte che verrà,
a urlare il nostro dolore.
E a cantare, per sempre,
il nostro canto d'amore!

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 09/09/2010

Dal sito Scrivere (www.scrivere.info)
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Opera pubblicata nel sito Scrivere.info ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.
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Una madre, una figlia
Donne
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Rotola nella polvere
il mio povero verso
soffocato dal silenzio.

E io immagino il sole,
dietro le mie nuvole,
e un tenero sorriso,
dopo le tue lacrime.

E' grigio, questo dolore
che bussa sommesso
all'uscio del mio cuore.

Gocciolano, in sordina,
note che scivolano,
lentamente,
silenziose e dense,
come gocce di sangue,
che tosto, si rapprende
nel grigio di polvere.

Sulla strada della vita
restano, le mie orme,
decise e profonde,
di vecchia.
E le tue, di fanciulla,
così esili e delicate,
accanto alle mie.

Ti porterò fino al mare,
barchetta colorata,
con le mie acque antiche.
Tu resisti, e conserva
i tuoi colori di primavera.

Arriveremo infine,
vedrai, al mare.
E la fine del fiume
sarà l'inizio
del tuo viaggio.
In altre acque
e in spazi immensi
d'orizzonti a venire.
Senza fine.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 25/08/2010

Dal sito Scrivere (www.scrivere.info)
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Ferita da violenza. Da indifferenza uccisa
Donne
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Petali accartocciati
di silenziosi giorni
sporcati, stracciati.

Polvere di vita
copre appena
purulenta ferita.

Sanguinano pensieri
tra battiti di cuore.
Aguzzi e silenziosi,
diafani si stagliano
ricordi minacciosi.

La polvere di tutto il tempo
non basterà a coprir l'onta.

Respiro di dolore
tra odore d'abbandono.
Dietro il freddo di sorrisi
che sembrano trincee.

In avamposti di guerra
tra cadaveri e abbracci
menzogne di confine
invadono speranze.

Respiri come spifferi
da una porta chiusa.

In sepolcrale attesa,
spasmi di morte,
per vivere ancora.

Ferita da violenza.
Da indifferenza uccisa.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 07/08/2010

Dal sito Scrivere (www.scrivere.info)
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Donne violate
Donne
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Spezzo il silenzio
con le mie mani.
Spezzo il silenzio
con i miei versi.
Spezzo il silenzio
con la mia voce.
Urlo la rabbia
dei tuoi occhi bambini,
persi nel viso
di giovane donna.

Trovo una luce
nel tuo sguardo ferito.
Sento la voce
di un corpo violato.

Irrompe violenta
emozione
a sconvolgermi dentro.

Spezzo il silenzio
con la mia voce,
senza i miei versi,
con le mie mani.
Bacio il dolore
d'umido pianto
sulle tue guance.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 05/08/2010

Dal sito Scrivere (www.scrivere.info)
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Dimentica, se puoi
Donne
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Vai bambina,
gioca sul prato fiorito
d'illusioni di ieri.

Rotola dall'orlo
dei miei pensieri
sui tuoi desideri.

Abbraccia il sogno
dell'attimo lucente
sfuggito dal vento.

Dimentica quel dolore
quel buio, quel freddo
quel fiato, quell'odore.

Stringiti forte all'albero
alla sua rugosa scorza
e non pensarci più.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 28/05/2010

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Ho maledetto il figlio mio
Donne
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Sono stata tenera amante
nella notte umida di passione.

Onda profumata di alghe marine
di molli dolcezze e di sale intrisa.
Sono stata fiore dal giallo polline
dolce da suggere e da gustare

Sono stata lacrima di sangue e odio
quando ho alzato gli occhi al cielo
e ho maledetto il figlio mio
E il mondo e l'uomo. E Dio.
Era figlio del peccato il figlio mio,
ma non d'un peccato mio.

Era stupro!
Abominevole vergogna
-di madri di figli di padri-

Chi mi ha ucciso l'Amore?

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 27/05/2010

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Angelo e Demonio
Donne
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Donna,
parola di pioggia e di fuoco,
sei musica e sei silenzio.

E tu, uomo,
non puoi immaginare
cosa può ancora
essere una donna.
Né Dio stesso, lo può,
perché e' maschio Dio.

E tu, donna,
tu resti mistero
d'ombra e di luce,
angelo e demonio,
inferno e paradiso,
salvezza e dannazione,
tu, ogni cosa fai,
perché tu vita sei,
e la stessa vita dai.

Donna,
non ti vestir d'abiti
che non son tuoi,
e non cercar
di nascondere
la tua anima
nei panni di coloro
che donne non sono,
né mai lo saranno.

Donna,
sii il mistero di sempre
e rimani quello che sei,
occhi di stelle e sorriso di luna,
e fertile terra, che esplode nel seme.
Nel tenero verde de' germogli esulta.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 04/05/2010

Dal sito Scrivere (www.scrivere.info)
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Tutto il dolore del mondo
Donne
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Uomo, potessi piangere
ogni volta che soffro,
quanto sarei più forte
di questa roccia che tu conosci.

Eppure tu, non riconoscendomi nel pianto,
mi sentiresti friabile, tra le lacrime.

Quante lacrime non ho pianto!
Tu non lo sai, né mai lo saprai.

Son tutte quelle lacrime
che ho asciugato
ad altri,
e credimi,
mi sembra quasi
d'averle asciugate
al mondo intero.

Non piango.

Niente sarebbe
più' doloroso
del mio pianto.
E sai perché?
Perché nel mio pianto ci sarebbe
tutto il dolore del mondo.
E il mio e il tuo.
E quello che deve ancora venire,
che è quello che io già sento,
ora, qui che mi piange dentro.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 26/04/2010

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Amore negato
Donne
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Cosa cerchi,
qui,
in questo deserto,
dove il sole è urlo
che brucia tra le dune?

Tu forse cerchi
ombra e refrigerio
ma io
non posso darti
oggi
quel che ho perso
nelle pieghe di un silenzio.

Lasciami urlo nel vento.
Urlo che nessuno sente,
in un deserto di silenzio,
dove perfino il cielo trema
e il dio creatore, si pente,
di fronte
al mio inconsolabile dolore,
d'avermi dato il suo respiro
e avermi negato l'amore,
che io ho dentro me trovato,
per darlo ai miei figli
e toglierlo a me.

E urlo il mio dolore,
a te,
che mi hai restituito
il mio amore usato,
che, perdonami,
non era scontato!

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 22/04/2010

Dal sito Scrivere (www.scrivere.info)
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Urlo azzurro
Donne
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Uomo,
cosa vuoi che sia
il tuo silenzio,
tra le nuvole,
dove urla il vento,

di fronte
all'urlo azzurro,
che mi scoppia
e mi muore dentro,
al di là del muro?

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 14/03/2010

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Pensami come i miei occhi
Donne
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Pensami,
come la chiave
che ti apre la porta all'amore.

Pensami,
come i miei occhi,
che sanno accarezzarti e amarti,
senza toccarti.

Pensami,
come un profumo impalpabile,
e forse, a tratti, anche irriverente.

Pensami,
come un giardino fiorito.

E amami,
del tuo amore imperfetto,
che non saprà mai comprendermi,
fino in fondo.

Perché io sono una donna,
e tu resti un uomo, amato,
da donna partorito.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 12/03/2010

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8 marzo 2010
Donne
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Non farmi la festa oggi.
Sono tanti i giorni in cui
mi è stata fatta una festa.

Sono stata legna da ardere,
in qualche festa.
Sono stata cibo da mangiare,
e carne da violare,
in altre feste.
Sono stata calice da bere,
e nettare, da saccheggiare,
da fiori ancora in boccio,
e, sono stata fonte che disseta,
e coperta che riscalda,
e ... tanto altro!

Labbra serrate,
e dolore senza voce,
e lacrime non viste,
a volte neanche piante,
e sorrisi uccisi,
e sogni calpestati,
fiabe stropicciate
dalle tue mani ruvide.

E sono stata canna,
al tuo vento crudele,
che si è piegata
per rimanere viva
nel dolore.
e poi morire,
senza amore.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 08/03/2010

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Assurdo orgoglio d'esser donna
Donne
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Uomo,
lasciami quest'assurdo orgoglio
d'esser soltanto una Donna.

Tu forse non capirai,
ma io non sarò mai
la troia di turno e basta.

Ti ho odiato per questo,
e ti odierò ancora,
per quanto ti ho amato,
di un amore senza fine,
nella tua notte senza stelle,
nella tua aria senza respiri.

E ti odierò ancora,
per la pioggia d'odio
che hai seminato
nel mio ventre,
che non ama guerre,
e non vuole,
e non ha voluto mai,
né vincitori né vinti,
ma solo Amore.

Perché d'Amore,
e per l'Amore,
io sono fatta.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 07/03/2010

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Ogni cosa ha il suo prezzo!
Donne
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Scorre veloce,
come un cortometraggio,
davanti ai tuoi occhi fermi su spesa vita,
avventura fatta di paura e di coraggio,
incisa nella tua anima, come una ferita ...

Hai preferito coltivare il tuo orto.
Hai studiato, lottato e lavorato.
Che importa, se a ragione o a torto!

Sei arrivata all'apice della carriera?

Donna,
tu comandi uomini, ora?
Niente amore, per te, allora!

Tieniti il potere, goditi il successo,
ma paga il fio della tua colpa,
donna,
e compra pure un po' di sesso!
Ora però ...
resta da sola!

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 27/02/2010

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Cadesti nelle brame del peggiore
Donne
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Tu che fosti inespugnata fortezza.
Tu, donna vestita di solida corazza.

Tu, donna di pietra e di cristallo
hai reso vano ogni assalto
alla tua inattaccabile rocca
e al tuo svettante maniero
così vicino al divino cielo.

Oh, Donna superba ed austera!
Tu difendesti con foga il tuo candore.
Tu, donna sprezzante ed altera
spegnesti sempre ogni ardore.

Tu, leonessa d'azione rendesti coniglio
in letal tenzone perfino il feroce leone
per difender i pargoli dall'aggressione.

Tu fosti invincibile amazzone
sempre pronta a scoccare
la freccia mortale nell'arco teso
nell'estremo ultimo colpo ferale
prima che il foco fosse acceso
da chi volle l'anima tua sporcare.

Tu Dea invincibile e donna regale
alla fine cadesti nelle brame del peggiore
e soccombesti al fuoco del turpe amore
di chi crudele vide quella sottile crepa
nel tuo tenero immenso cuore!

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 02/02/2010

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Piacere Rubato
Donne
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Trema ora che tutto è spento il tuo cuore violato.
Trema nel buio di uno splendido corpo di donna.
Simulacro, sarcofago, oggetto di piacere rubato.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 25/11/2009

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Stupro
Donne
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Donna ferita nel corpo e nell'anima.
Per Sempre.

Straziante dolore
che lacera la carne
e spezza il cuore.

Sogni uccisi, rubati
che nessuno potrà
farti ritrovare mai.

Amore sporcato.
Fiducia persa.
Per Sempre.

Niente sarà più lo stesso
e l'anima si spezza
nel desiderio negato
di una dolce carezza.

Dolore senza lacrime
che ruba luce agli occhi
e spegne la bellezza.

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 16/11/2009

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Canzone Triste
Donne
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Amore disperato amore senza fine
di chi è stato un mezzo giammai un fine.
E ti accorgi che niente ha avuto un senso
se non l'aver amato, di un amore disperato
in questo cielo denso, ogni attimo incontrato.

Ricordi di bimba ferita, ma eri tu la più forte.
Tu sola dentro la vita, sfidavi pure la morte.
Tu non piangevi mai e sognavi invece assai.

A volte ti chiedevi, e allora erano guai,
che ci stavi a fare sola nel grande mare
e poi ti rispondevi che essere è speciale
e al male sorridevi, per non farti male.

In fondo la tua vita è stata tutta una salita.
E amar la sola strada per dar quel che volevi,
sognavi e non avevi, speravi e non chiedevi
a quella vita ladra che a morte ti ha ferita ...

Sei stata buona e brava, uscita dalla culla
così qualcuno ti amava in mezzo al mar del nulla.
Mano dolce di fanciulla, hai asciugato lacrime altrui
in questa terra brulla per non pianger le tue...

Mute lacrime amare in fiumi di dolore
conto da pagare col vuoto in fondo al cuore.
Per essere e respirare, amare era l'unico dottore.
Ora curi con pazienza degli altri ogni dolore
...ormai la sofferenza la conosci dall'odore.

E sempre col sorriso hai salutato il fato
di crudeltà intriso, col cuore sconsolato
sepolcro nascosto, triste e invisitato.

Tra la gente senza posa, solare e splendente,
spargi petali di rosa, per te non chiedi niente.
Per te tieni le spine, tra stelle ormai spente,
mentre lacrima riposa in queste tristi rime,
muta perla lucente celata tra le trine ...

Autore: Grazia Longo
Poesia inserita il 15/11/2009

Dal sito Scrivere (www.scrivere.info)
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