In apnea
Respiro la nostalgia del possibile
che m'allaga l'anima.
by © Grazia Longo
"Voglio che tu tremi, leggendomi, come tremo io, scrivendomi ..." Copyright©2011 Grazia Longo (Opere pubblicate ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni.La riproduzione, anche parziale, è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge. Qualsiasi opera dell’ingegno è tutelata da Licenza CC, con esclusione di riproduzione senza corretta attribuzione.) Buona lettura! Grazia Longo
Lucean come stelle i suoi occhi
mentre il vento le scompigliava
gli anni e i capelli.
Andò incontro al tramonto
-a passi svelti verso il sole-
con l'alba che le traboccava
in cuore.
by © Grazia Longo
S'acquieta
il silenzio
tra le cosce.
L'urlo
penetra
l'attesa.
by © Grazia Longo
"La lentezza ...
l'attesa ...
-e la corsa-
incontro a quella lentezza,
a quell'attesa ...
E poi ...
fermare l'attimo ...
meno di un attimo prima ...
coglierlo ...
a fiato sospeso,
e non metterlo in un bicchiere,
ma piantarlo nell'anima
e farlo rifiorire
in ogni stagione ...
ancora e ancora,
dalla stessa pianta,
ogni volta,
un fiore nuovo ... "
by © Grazia Longo
SILENZIO.
NELLA NOTTE SOSPESA... RISVEGLIO FANTASMI SOPITI...
E IL CIELO PESA
SULLA MIA ANIMA FERITA
DA STELLE INDIFFERENTI
CHE CONTINUANO A BRILLARE SUL MIO DOLORE.
ANCHE LA LUNA RISPLENDE
- INCONSAPEVOLE -
DALL'ALTRA PARTE DEL CIELO
MENTRE LACRIME DI IERI
SI CONFONDONO
CON LACRIME DI OGGI.
Di te amai, come solo
una madre può amare,
quel bimbo ucciso in culla
dal mostro che ti abita.
T'amai fino a morirne.
Per te attraversai l'inferno
con l'anima tra i denti.
E lì trovai
la bimba che son stata, accovacciata,
abbracciava le sue gambe
col capo chino e le ginocchia genuflesse al petto.
Rinassi dal suo sguardo
-dal basso in su-
che mi travolse.
Aveva la forza prepotente
d'un tenero virgulto
che buca l'asfalto.
La forza della vita!
La luce sua mi avvolse,
m'inondò e travolse.
E gorgogliò la fonte oscura
d'incontaminate gocce
di lacrime e d'ambrosia.
Adesso il mio sguardo t'attraversa
-da parte a parte-
ma io più non ti vedo.
Eppur t'amai,
come nessuna.
© Grazia Longo
Ipnotici riflessi ...
una foglia morta
e liquidità irrisolte
nell'incanto iridescente
d'un canto di luce
tra mille carezze d'acqua
come innumerevoli dita
lievi e dolci sui ciottoli smussi
a levigar gli sguardi
e a riempirmi di musica il cuore.
© Grazia Longo