Ho scalato montagne
con le scarpe strette
Ho guadato torrenti tumultuosi
a piedi e senza corda
Ho attraversato deserti sterminati
senza scarpe
E sopportato i piedi della folla
a calpestarmi il cuore
I tuffi nella follia
a raccoglier dagli abissi
bagliori di stelle
tra acuminati cocci esistenziali
furono il mio pane quotidiano
E l'ingratitudine di chi
ebbi il coraggio d'amare
fu il mio companatico.
Per questo preferii il volo solitario
malgrado l'inevitabile dolore del distacco.
inedita by Grazia Longo
tutti i diritti riservati
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