sabato 8 marzo 2014

La Grande Bellezza by © Grazia Longo

La Grande Bellezza
Ho come l'impressione che questo film, in realtà, si sia fatto da solo, come se, ad un certo punto, si fosse trasformato in qualcos'altro da quello che era il progetto originario, pur finendo per dire, alla fine, tutto quello che l'autore voleva dire. 
Anzi, che abbia finito così, per dire molto di più. 
La bellezza è sotto gli occhi di tutti, ma non tutti riescono a coglierla nella sua pienezza.
Poiché la bellezza vuole per specchio l'anima di chi guarda, che non sempre è disponibile.
La bellezza non è isolata, né statica.
È mescolata alla vita di tutti i giorni, ai suoi aspetti più insignificanti, alla vacuità dell'apparenza, anzi, è proprio nel vuoto-pieno dell'apparenza che essa si fa spazio e trionfa.
La bellezza riesce a venir fuori quando noi molliamo le redini, anzi, quando scendiamo dal cavallo e restiamo stupiti (e forse anche un po' stupidi) a guardare il cavallo correre per la prateria, finalmente libero.
Questo film non si fa domande, non cerca risposte, non esprime esplicitamente una morale. Eppure, vedendolo, si va a cercare la morale. Si finisce per farsi delle domande, si desiderano delle risposte ...
Ma la bellezza lascia porte aperte, penetra, sorride, fa silenzio nel fragore del nulla, a volte viene partorita proprio dalla sofferenza e nutrita dalla mancanza. Da quello che avrebbe potuto essere e non è stato.
Il disprezzo e forse anche lo sgomento che questo film suscita in alcuni è dovuto proprio a questo suo averci a che fare con l'inconscio, a questa sua mancanza di confini, alla presenza di aspetti ambivalenti e contraddittori della nostra esistenza, alla sua ineffabilità.
Per questo il film non è fatto per chi ha bisogno di confini netti, o perlomeno disturberà, in qualche modo, questi soggetti.
Quando l'ho visto per la prima volta, circa 5 mesi fa, mi ha subito letteralmente rapito ed ho cominciato ad avere vari contraddittori in famiglia e non.
Ma, io che ho a che fare con l'inconscio da mattina a sera, ne avevo subito percepito la grandezza.
E sono sicura che si tratta di un'opera che resterà grande nel tempo, anzi, accrescerà sicuramente il suo valore, col tempo.
Di certo l'autore ha amato profondamente questa sua creatura, al punto di averla lasciata libera di esprimersi da sola. Ed è così che è nato un capolavoro.
by © Grazia Longo

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