Lacerò il silenzio,
l'urlo d'uno sguardo.
Uno solo,
quasi impercettibile,
nell'ombra assopita
delle lunghe ciglia.
Un rigurgito d'infinito
nella polvere di sentieri
dimenticati tra i rifiuti.
Una scia nel mare,
d’uno scafo alla deriva,
senza più vela.
Un piccolo guizzo,
nelle crepe del muro grigio.
Forse un ragno,
o sol l’oscillar, nel vento,
della sua tela.
by © Grazia Longo
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