venerdì 2 marzo 2018

Anima sospesa

S'impiglia, la nebbia,
come fiato d'inverno,
tra le trine dei rami
di filiformi giganti,
tesi, in uno spasmo,
verso il cielo assente,
stretti gli uni agli altri,
nudi d'attesa,
impudici e osceni
avidi di luce,
quasi sospesi,
staccati dal suolo,
immobili e fluttuanti,
al tempo stesso,
riempiono il vuoto
come pensieri
che non diventano verbo
come desideri
che vivono e muoiono
nel sogno,
nell'aria che ristagna,
s'appiccica sulla pelle
e non si stacca,
sfumano nell'oltre,
e l'aria stessa, diventa
caldo alito di terra
e materico, denso
muro per l'altrove.
Copyright© Grazia Longo

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