"Oscura stella
che t'aggiri indomita
nel cielo violato
d'effimere meteore,
che più d'uno s'ostina
ancor ad appellar
come stelle cadenti,
e spreca gli occhi e il cor
a raccattar inopinata speme
nel fango radioattivo
di gemiti riflessi ...
Eppur tu fosti sì luminosa
e d'infinita beltà splendente,
in quelle notti fredde,
senza la luna,
quando l'altre stelle
si nascondevano furtive
tra le spumose vesti
di Nefeli danzante
e gemea per te
d'amor divino
il cielo intero."
© Grazia Longo
#poesiedigrazialongo
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