I poeti amano la terra,
e l'erba, e i fiori.
Son luna e son stelle,
cielo e sole,
e mani callose, a dar
schiaffi e carezze,
dalle spine ferite, a
vangare l'aspre zolle.
Aspirano, a pieni
polmoni,
della pioggia l'odore,
mentre baciano il sole.
T'inchiodano tosto,
con uno sguardo
soltanto,
e ti lasciano a volare
da solo,
vestito della nudità del
vento.
Sono crepe in terra riarsa,
a celare il tenero di
bianchi germogli,
e radice silente
sottoterra.
Un cuore fatto d'acqua e
d'odori.
Voce d'anima silente e
inattesa,
si riversa, come fonte,
nell'arida sabbia,
gorgoglia e trabocca,
nel verso.
Copyright©2011 Grazia
Longo
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