A ZIA AMELIA
Immobile,
nell’angolo più remoto
della vetusta casa
che, pure, ha conosciuto
altri splendori,
quanta storia, sfiorandoti,
ti è passata accanto!
Oggi il tuo tempo
è scandito dalle stagioni,
che tu riconosci
nel tenero boccio di un fiore
che si schiude silenzioso,
nel fruscio lieve delle foglie
che cadono sulle fredde zolle,
nel prepotente germoglio d’edera
che abbraccia, mai stanca,
l’amica balaustra.
Nell’arco dell’intero
giorno,
è già un miracolo se ti raggiunge
un obliquo raggio di sole
e le tue fredde, intorpidite membra
si beano di quell’inatteso incontro,
mentre il tuo cuore ardente
beve la poesia del silenzio.
A te zia Amelia ...
voglio ricordarti com'eri
voglio ricordarti com'eri
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