domenica 13 maggio 2018

Come nessuna

Di te amai, come solo
una madre può amare,
quel bimbo ucciso in culla
dal mostro che ti abita.
T'amai fino a morirne.

Per te attraversai l'inferno
con l'anima tra i denti.

E lì trovai
la bimba che son stata, accovacciata,
abbracciava le sue gambe
col capo chino e le ginocchia genuflesse al petto.

Rinassi dal suo sguardo
-dal basso in su-
che mi travolse.

Aveva la forza prepotente
d'un tenero virgulto
che buca l'asfalto.
La forza della vita!

La luce sua mi avvolse,
m'inondò e travolse.

E gorgogliò la fonte oscura
d'incontaminate gocce
di lacrime e d'ambrosia.     

Adesso il mio sguardo t'attraversa
-da parte a parte-
ma io più non ti vedo.

Eppur t'amai,
come nessuna.
© Grazia Longo

Nessun commento:

Posta un commento