Torrenti argentini sgretolano sassi
nei greti riarsi dall'arsura estiva.
Orbati dalle gocce di primavera
vagano i pensieri come lacere vele
senza bandiere in cima al pennone più alto.
Caligine impalpabile e greve
a mimare Nefeli che naviga altri cieli.
Nemesi d'un destino beffardo
genesi di musica d'universo in petali sfogliati,
rubati a corolle orfane di rugiada
dal fiato dello stesso fuoco,
guizzante sotto la pelle spenta.
Copyright©2011 Grazia Longo
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