“Qui e ora, come non l'ho fatto mai. Magari per l'ultima volta.”
“Sole d’inverno .. Quanto struggimento, così dolce e così disperato, in questo tramonto che nessuno guarda!”.
Tutti all'assalto di outlet, tutti a caccia di occasioni imperdibili, o, almeno, così sembra.
Quella frenesia assurda di voler comprare qualunque cosa, soprattutto nelle feste natalizie, la metteva di cattivo umore.
Come tutti quei “regali” inutili, ricevuti da qualcuno per disobbligarsi di un qualche favore ottenuto.
Tutte quelle cianfrusaglie che le affollavano la casa e la vita.
“Ah, se è per questo possiamo farlo subito!” rispose Marco con un sorriso ammiccante, sfregandosi le mani nella sua mente.
“E’ che … non ricordo più come si fa” … sussurrò lei con un’espressione indefinibile sul viso.
Poi scoppiò a ridere.
Marco non capiva mai se lei facesse sul serio, o scherzasse, in questi casi. Eppure si conoscevano da tanto tempo.O perlomeno, Marco pensava di conoscerla, ma c’era sempre qualcosa, di lei, nei momenti di maggiore intensità, che gli sfuggiva. Ecco, questo era uno di quei momenti.
Era una ragazza ... imprevedibile.
Ragazza, pensò, e gli venne da ridere, forse sarebbe meglio ex-ragazza!
Come si fa a continuare a chiamare ragazza una donna di 50 anni?
da: "Il decimo romanzo che non scriverò mai"
by © Grazia Longo
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